Giovanna Angelino Ecco cosa è successo a questa pecora tosata dopo ben 6 anni. Si era persa nei boschi.
Sei anni fa la pecora protagonista di questa storia, si era persa nei boschi. Tutti sanno che le pecore vengono tosate per ricavare la lana.
Questa pecora, nel momento in cui è stata ritrovata era un accumulo di lana. L’ammasso di pelo che aveva addosso la appesantiva ed era sporco.
Il record battuto da questa pecora è quello di aver regalato a chi l’ha tosata ben due chili di lana. Serve diverso tempo per tosarla e almeno due persone a tenerla.
Dopo l’operazione la pecora si sente quasi spaesata, liberata dall’ammasso di lana che la ricopriva e che in qualche modo la proteggeva.
A tosatura avvenuta la lana viene infilata in un grande lenzuolo e pesata sulla bilancia.
Ancora una sorpresa scoprire che il peso supera i due chili.
La lana ottenuta servirà a realizzare tanti maglioni. Non prima però di aver subito i diversi passaggi.
Infatti la lana una volta tolta dalla pecora, viene lavata delicatamente. il lavaggio avviene con acqua piovana e con pochissimo sapone, non liquido.
Inoltre per conservare la preziosa lanolina, non vengono aggiunti additivi chimici. La lana ottenuta in questo modo si chiama lana vergine.
Esiste poi, un ciclo rigenerato, durante il quale le industrie utilizzano gli scarti; in questo caso la lana è rigenerata.
Dalla pecora si ricava carne, latte e lana. In realtà la lana protegge la pecora dal freddo, ma in primavera se ne liberano molto volentieri.
Quando una pecora viene tosata, la lana si stacca in un unico blocco. Il ciclo della lavorazione prevede successivamente la cernita, lavaggio, asciugatura con aria calda. Con la pettinatura, le fibre vengono riordinate.
Si passa poi alla filatura. Questo procedimento prevede la pulitura, apritura e battitura, pettinatura, stiro, filatura, che consiste in una energica torsione, ritorcitura e infine roccatura. Con la roccatura i filati vengono avvolti in rocche e solo a questo punto sono pronti per le successive lavorazioni industriali.
