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Pedofila inglese: a 22 anni rapporti sessuali con minorenni

Pedofila

E' la più giovane pedofila della Gran Bretagna. A soli 22 anni ha abusato sessualmente di ragazze minorenni. Incarcerata per tre anni

La pedofilia femminile è un tabù macabro e perverso di cui molti ignorano l’esistenza. La pedofilia rientra tra i disturbi mentali, in psichiatria si definisce parafilia ovvero interesse sessuale patologico verso i più piccoli. Nello stereotipo culturale collettivamente riconosciuto il pedofilo è maschio. Invece, anche le donne possono esserlo, in una percentuale attualmente compresa tra l’8 e il 12% del totale. Ma le cifre sono ancora fortemente sottostimate. Di pedofilia femminile si parlò per la prima volta in America intorno agli anni Settanta e soprattutto in relazione al fenomeno del turismo sessuale.

Alysia Smedley, 22 anni, ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con tre ragazze sotto i 16 anni. E’ lei una delle più giovani pedofile della Gran Bretagna. Attualmente è rinchiusa in gattabuia a causa dei suoi crimini sessuali.

Alysia Smedley, la pedofila inglese

Alysia Smedley, di Warsop, Nottinghamshire, ha ammesso i suoi atti pedofili. La ragazza era stata già segnata al tribunale. Era l’ottobre 2016 quando la ragazza avrebbe molestato un bambino. Alysia, allora ventenne, è stata sottoposta a un ordine di prevenzione del danno sessuale che ha poi violato in diverse occasioni contattando ragazze giovani. In un’occasione si era accordata per adescare una delle sue vittime e passare la notte in un bosco, ma ha cambiato piani quando ha iniziato a piovere. Così ha portato la ragazza a casa di un’amica e l’ha tenuta lontana dalla sua casa di famiglia per 24 ore mentre la madre preoccupata aveva allarmato la sua scomparsa. Durante la notte però, Smedley baciò la sua vittima e le toccò il seno nudo sotto i vestiti.

La poliziotta investigativa Louisa McGregor, della polizia di Nottinghamshire, ha detto: “Smedley è una persona pericolosa che ha reso vittime delle giovano ragazze e questo ha avuto un impatto significativo sulle loro vite”. Poi ha dichiarato: “Vorremmo ringraziare le vittime e le loro famiglie per l’impegno profuso in questo caso e per aver riposto in noi la loro fiducia. È stata una lunga indagine e siamo lieti che ora possano chiudere questo brutto capitolo della loro vita e lasciarlo definitivamente alle spalle “.

Un portavoce dell’NSPCC ha detto al MailOnline: “L’abuso inflitto da predatori come Smedley può causare immenso dolore e sofferenza che richiede anni per essere superato dalle vittime. Invitiamo chiunque sia preoccupato per un bambino a contattare la linea di assistenza NSPCC su 0808 800 5000 in quanto potrebbe salvarli da gravi danni”.