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Peggy Guggenheim, 30 anni di collaborazione tra imprese e museo

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Venezia, 26 mag. (askanews) - Trent'anni fa, per la prima volta in Italia, un gruppo di imprese si è unito per un progetto di sostegno museale che puntava sulla cultura come responsabilità sociale d'impresa. Quel museo era la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, che oggi festeggia i tre decen...

Venezia, 26 mag. (askanews) – Trent’anni fa, per la prima volta in Italia, un gruppo di imprese si è unito per un progetto di sostegno museale che puntava sulla cultura come responsabilità sociale d’impresa. Quel museo era la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, che oggi festeggia i tre decenni di Guggenheim Intrapresae, prima forma di Corporate Membership nel nostro Paese.

“Come si sa Peggy Guggenheim è stata una collezionista straordinaria – ha detto ad askanews Karole Vail, direttrice della Collezione veneziana – ha preso dei rischi, ha sostenuto gli artisti del suo tempo, ci ha creduto fortemente. E’ stata lungimirante, creativa, energica. E credo che tutto quello sia stato di grande ispirazione per le prime imprese che hanno capito, già nel 1992, che c’erano possibilità da esplorare insieme con il museo”.

Nel corso del tempo oltre 80 aziende italiane e internazionali si sono riconosciute nella missione della Collezione e ne hanno condiviso i valori. Tra loro c’è anche Rubelli, storico produttore di tessuti veneziano. “La cosa straordinaria di questo museo, che per noi veneziani è come una casa – ci ha detto Andrea Favaretto Rubelli – nasce come casa e un passo alla volta diventa museo. Per noi è stato un percorso molto interessante, oltre al piacere di supportare una realtà locale così bella, perché comunque un museo è un’azienda, le problematiche sono quelle di un’azienda, ci si incontra con altre aziende di alto calibro in una realtà di dimensioni non enormi, e quindi c’è anche un confronto personale molto intenso”.

Lo scambio, insomma, è biunivoco: cultura e impresa dialogano, cooperano per la sostenibilità sociale e lavorano sia sulla restituzione sia sull’inclusività e l’accessibilità. “E’ proprio grazie al progetto Guggenheim Intrapresae – ha aggiunto la direttrice Vail – che continuiamo a poter crescere, a poter creare dei progetti, delle mostre, dei programmi educativi di altissima qualità. E questo credo sia importante per entrambi, perché così possiamo formare il pubblico di oggi, ma soprattutto di domani. E io credo che questa sia una responsabilità sociale per entrambi”.

Il programma delle celebrazioni per i 30 anni, proprio in questa idea di condivisione, parte infatti dalla comunità di riferimento delle stesse imprese socie, ossia i loro dipendenti, nell’ottica, sempre più cruciale, del welfare aziendale. Ma la relazione con la cultura va anche oltre. “L’arte moderna – ha concluso Rubelli – è un elemento fondamentale per innovare”.

Tanto che la stessa Collezione Guggenheim, nella fattispecie il suo storico cancello, ha ispirato all’azienda anche la produzione di un tessuto particolare, i cui proventi di vendita vanno in parte a sostegno del museo. Per dimostrare, attraverso questa storia specifica, che collaborare con soggetti culturali può essere un’esperienza che ha molte sfaccettature e che può riservare sorprese interessanti.

Le aziende che oggi sono coinvolte nel progetto Guggenheim Intrapresae sono: Allegrini, Apice, Arper, Eurofood, Florim, Hangar Design Group, Istituto Europeo di Design, Itago, Mapei, René Caovilla, Rubelli e Swatch.