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Pensionato fa prostituire la moglie: il motivo

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Incredibile vicenda avvenuta a Villaverla, in provincia di Vicenza, dove un pensionato ha fatto prostituire la moglie perchè lei era disoccupata.

Incredibile vicenda avvenuta a Villaverla, in provincia di Vicenza, dove un pensionato ha fatto prostituire la moglie. Il motivo? L’uomo ha spiegato che la donna non lavorava e dunque per questa ragione ha preso questa decisione. La vicenda è iniziata qualche giorno fa, quando il sindaco della cittadina, Ruggero Gonzo, ha segnalato alla polizia di aver visto un uomo vicentino accompagnare con la sua auto, una donna in un appartamento dove c’era un continuo via vai di uomini a qualsiasi ora.

La decisione del pensionato

Un pensionato ha deciso di far prostituire la moglie. Per il semplice motivo che la donna era disoccupata, non lavorava. Ma andiamo con ordine. La vicenda è iniziata qualche giorno fa, quando il sindaco di Villaverla, una cittadina in provincia di Vicenza, ha segnalato alla polizia locale di aver visto un vicentino accompagnare con la propria auto (una Opel) una donna cinese in un appartamento presente in via Verlato. Una abitazione dove c’era un continuo via vai di uomini a qualsiasi orari.

Dopo la segnalazione effettuata da parte del sindaco, sono scattate le indagine. Dalle quali è emerso che su diversi siti internet specializzati erano comparsi dei particolari annunci. Che recitavano più o meno in questo modo: “A Villaverla appena arrivata incantevole, sensuale orientale che cerca amici”. A quel punto sono cominciati gli appostamenti da parte degli agenti in borghese. Lo scorso lunedì pomeriggio, un cliente cinquantenne, residente a Dueville, è uscito dall’appartamento e ha ammesso di aver appena consumato un rapporto sessuale con una donna orientale.

Dopo poco meno di un’ora, un altro cliente di cinquantacinque anni, residente a Mala, ha fornito la stessa versione, dichiarando di aver pagato una somma pari a cinquanta euro (la stessa pattuita anche dal cliente precedente). In quel momento è scattata la perquisizione all’interno dell’abitazione, dove era presente una donna di quarantasette anni di nazionalità cinese, ma residente a Vicenza. La donna ha subito chiesto di chiamare il marito. Così si è scoperto che l’uomo, 63 anni, aveva stipulato un contratto di locazione e ogni giorno accompagnava la donna in quell’appartamento. Il pensionato avrebbe giustificato il proprio gesto, affermando che la moglie poteva svolgere solamente prestazioni sessuali in quanto non trovava più lavoro. E ha sottolineato anche che l’attività rendeva circa mille/millecinquecento euro al mese.

Denunciato

L’uomo è stato dunque denunciato con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione, che prevede anche il raddoppio della pena considerato che si tratta del marito. In seguito alla stessa inchiesta è stata denunciata anche una donna cinese di cinquantuno anni, che aveva inserito gli annunci su internet.

Successivamente, l’abitazione è stata posta sotto sequestro preventivo, al fine di consentire lo sviluppo delle indagini. Ma non solo. Sono stati sequestrati anche soldi (circa centosettanta euro in tutto) e il telefonino che veniva utilizzato per ricevere le richieste da parte dei clienti. Un cellulare che ha continuato a squillare in maniera incessante per diverse ore. All’interno della camera è stata rinvenuta anche una notevole quantità di salviette umidificate (circa ventotto confezioni) e settantanove profilattici nuovi, oltre a quelli che era stati già utilizzati in precedenza.