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Pensione anticipata, agevolazioni per donne e lavoratori precari

Pensioni

Importanti novità per quanto riguarda la pensione anticipata, uno degli argomenti di cui si sta maggiormente discutendo negli ultimi tempi.

Importanti novità per quanto riguarda la pensione anticipata, uno degli argomenti di cui si sta maggiormente discutendo negli ultimi tempi. In particolar modo, queste novità sono in arrivo con il pacchetto delle Pensioni della Manovra di Bilancio del 2018. Ulteriori novità sono previste anche per le pensioni anticipate all’età di 63 anni con uscita Ape social per le donne e per coloro che sono considerati come dei lavoratori precari, cioè dei contribuenti che hanno un contratto a termine.

Novità pensione anticipata

Novità importanti in arrivo per le pensioni anticipate, uno dei temi su cui si è discusso e dibattuto maggiormente negli ultimi tempi. Nello specifico, queste novità sono previsto con il pacchetto Pensioni della Manovra di Bilancio del 2018.

Tra i tanti strumenti, considerati i tanti ritardi che si stanno verificando nella pubblicazione n ella Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo del Premier Paolo Gentiloni, si prevede l’allungamento al 2019 della pensione anticipata Ape in modalità volontaria.

Ma ulteriori novità sono comunque previste per quanto riguarda le pensioni anticipate all’età di 63 anni con uscita Ape social. Ovvero la misura di pensione a costo zero. Sarà infatti garantito l’accesso agevolato alle donne lavoratrici e ai contribuenti che abbiano un contratto a termine.

Inoltre, verrà confermata anche l’uscita con la quota 41 dei precoci con i requisiti in parte praticamente identici a quelli della pensione anticipata che riguarda l’Ape sociale.

Pacchetto pensioni anticipate

Entrando nelle specifico, il mini pacchetto delle pensioni anticipate prevede che l’Ape volontario, cioè l’uscita anticipata a 63 anni con il pagamento del prestito pensionistico, sia esteso per tutto l’arco del 2019.

Dunque, le condizioni di uscita dovrebbero rimanere praticamente uguali a quelle stabilite nel decreto attuativo, che è previsto che venga pubblicato nelle prossime settimane nella Gazzetta Ufficiale. Con la conferma della pensione anticipata in favore dei precoci con quota 41, le novità più importanti riguarderanno soprattutto l’altra formula di pensione anticipata. Ovvero quella che riguarda l’Ape social a costo zero.

Agevolazioni donne

Verrà infatti favorita l’uscita delle donne a 63 anni. Ma con qualche sconto comunque sui contributi. Verrà inserita nella Legge di Bilancio del 2018 la possibilità di ottenere un bonus di contributi, pari a sei mesi per ogni figlio.

Il limite massimo è fissato a due anni di bonus, che andrebbero in questo modo ad abbassare i versamenti richiesti fino a ventotto anni per le donne che assistono parenti disabili. Ma non solo. Questo bonus è rivolte anche alle donne disoccupate e coloro che abbiano una disabilità dal 74 per cento in su.

Per le donne che invece svolgono un lavoro considerato come pesante, i trentasei anni di contributi che sono attualmente richiesti verrebbero abbassati a trentaquattro. In questa categoria di donne che svolgono un lavoro pesante rientrano le educatrici, le maestre, le ostetriche, e tutte le altre attività che erano state indicate all’interno della scorsa Legge di Bilancio.

Secondo quanto riferito dal “Sole 24 Ore”, la misura per la pensione anticipata delle donne dovrebbe avere un impatto per i conti pubblici intorno ai cinquanta milioni di euro nel 2018. L’allargamento dell’uscita anticipata dei lavoratori a termine dovrebbe invece ricevere una copertura di venticinque milioni di euro per il 2018 e di trenta milioni per il 2019.