Argomenti trattati
Pensioni, per l’anno 2017 è stato registrato un aumento del 7,1% degli importi medi. I nuovi assegni che sono stati erogati in quell’anno erano in media pari a 1.039 euro. Si tratta di un aumento del 7,1% rispetto al 2016, quando la media era 970 euro. I lavoratori che godono delle pensioni più alte sono i dipendenti (1.293 euro), seguiti dagli artigiani (1.009 euro). Invece, per i parasubordinati la pensione media è di solo 221 euro.
Pensioni 2017
L’Inps ha quindi aggiornato i flussi riguardo alle pensioni. Nel 2017 ci sono state 516.706 nuove pensioni. Si tratta di un incremento del 6,3% rispetto all’anno 2016. I dati si possono leggere nel Monitoraggio sui flussi di pensionamento dell’Inps. Su di esso, è spiegato che nell’anno 2017 i requisiti per l’accesso alle pensioni non sono cambiati rispetto all’anno 2016. In quell’anno, invece, si è visto l’aumento di 4 mesi per l’aspettativa di vita oltre, a quello per le donne. Le pensioni di vecchiaia sono state 155.592 (un aumento pari al 24% sul 2016) mentre quelle anticipate sono state 140.193 (ossia un incremento del 16,4%). Le pensioni di invalidità sono invece diminuite e ai superstiti liquidate nell’anno.
Durante l’anno 2017 c’è stato un importante aumento gli importi medi liquidiati, rispetto al 2016. I nuovi assegni erogati l’anno scorso in media erano pari a 1.039 euro. Si è registrato quindi un aumento del 7,1% rispetto alla media 2016, che era di 970 euro. La media sintetizza posizioni molto diverse. Ponendo l’attenzione sulle varie categorie di lavoratori, quelli con le pensioni più alte sono i dipendenti (1.293 euro, oltre 100 euro in più rispetto a quelle erogate nel 2016) seguiti dagli artigiani (1.009 euro). Per i parasubordinati la pensione media è di appena 221 euro, in crescita di 23 euro dai 198 medi del 2016.
Per quanto riguarda le fasce degli importi, le persone che hanno incassato più di 3mila euro al mese sono state 20.041, in contrapposizione alle 16.015 del 2016. Analogamente, sono calate le pensioni al minimo. Quelle con un importo fino a 500 euro sono diminuite, passando da 47.268 del 2016 a 40.505 del 2017. Gli assegni da 500 a 1.000 euro sono scesi invece da 110.689 nel 2016 a 107.622 nel 2017. In tutto, sono 157.957 i pensionati ad avere un assegno fino a 1.000 euro mensili. Inoltre, sono in forte crescita gli assegni sociali per chi ha più di 65 e 7 mesi di età ed in disagio economico. I nuovi assegni liquidati sono stati 43.249 con un incremento del 17,7% rispetti ai 36.740 erogati nel corso dell’anno 2016.
Direttrice Inps
Gabriella Di Michele, direttrice generale dell’Inps, ha dichiarato che gli strumenti messi in campo negli ultimi tempi hanno sicuramente favorito meccanismi di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, e ha giudicato molto interessanti sono le opportunità offerte al lavoratore dalla Ape volontaria e l’Ape aziendale. Così ha aperto stamattina i lavori del convegno di Deloitte su Scenari attuali e prospettici del mondo del lavoro e nuovi strumenti previdenziali.
Meno ore di cassa integrazione
Nell’intero 2017 le ore di cassa integrazione chieste sono state 351 milioni, che equivale ad un calo del 39,3% sul 2016 quando le ore erano oltre 579 milioni. Si tratta del dato minimo dal 2008, l’anno in cui ha avuto inizio la crisi economica. Contemporaneamente sono giunte in campo le modifiche legislative che hanno ristrutturato lo strumento.