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Pensioni, quota 100 in scadenza: la proposta dell'Inps per evitare quota 41

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Per Tridico l'ipotesi di anticipare solo la quota contributiva a chi vuole andare in pensione è "pienamente sostenibile".

Il governo ha avviato il dibattito assai animato sul tema pensioni: in vista della scadenza di quota 100 e con l’ipotesi di un ritorno della legge Fornero, l’Inps ha offerto un’alternativa e avanzato una proposta per evitare quota 41.

Pensioni, quota 100 in scadenza e come evitare quota 41

Martedì 12 ottobre il Parlamento ha ricevuto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in audizione in commissione Lavoro alla Camera. Dall’ape sociale al riscatto della laurea, Tridico ha affrontato i temi più delicati su cui il governo è attualmente al lavoro.

Secondo le prime informazioni giunte da fonti di Palazzo Chigi, sarebbero pronti 5 miliardi di euro in manovra per le pensioni con l’obiettivo di evitare lo scalone Fornero.

Pensioni, la proposta dell’Inps per evitare quota 41

Davanti alla Commissione Lavoro della Camera, il presidente dell’Inps ha difeso la sua proposta di pensionamento in alternativa a quota 41 dei sindacati e di quota 100 ormai in scadenza.

In particolare, per Tridico l’ipotesi di anticipare, a chi vuole andare in pensione, solo la quota contributiva – lasciando la parte retributiva al compimento dei 67 anni – è “pienamente sostenibile”. Per il numero uno dell’Inps, infatti, tale misura non comporterebbe nel medio periodo un aggravio sulle Casse dello Stato.

“Flessibilità e sostenibilità finanziaria” sono per Tridico le caratteristiche della proposta, la quale lascerebbe al lavoratore l’opportunità di scegliere, con costi che nel medio periodo “sono sostanzialmente azzerati”.

Pensioni, la proposta dell’Inps per evitare quota 41: come ottenere la parte contributiva?

Per andare in pensione ottenendo solo la parte contributiva bisogna aver compiuto almeno 63/64 anni. Lo ha ricordato lo stesso Tridico, il quale ha precisato che la soglia è comunque suscettibile di adeguamento alla speranza di vita.

Tra i requisiti, bisogna dimostrare di essere in possesso di almeno 20 anni di contribuzione e aver maturato al momento della scelta una quota contributiva di pensione di importo pari o superiore a 1,2 volte l’assegno sociale.