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Pensioni, raggiunto il primo accordo fra governo e sindacati

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Governo e sindacati hanno trovato un'intesa sulle pensioni. Firmato un primo testo con le misure per i prossimi tre anni. Rappresentanti del governo e dei sindacati hanno sottoscritto ieri un primo accordo per quanto riguarda la riforma delle pensioni. Si parla, fra le altre cose, di anticipo pensi...

Governo e sindacati hanno trovato un’intesa sulle pensioni. Firmato un primo testo con le misure per i prossimi tre anni.

Rappresentanti del governo e dei sindacati hanno sottoscritto ieri un primo accordo per quanto riguarda la riforma delle pensioni. Si parla, fra le altre cose, di anticipo pensionistico volontario, di lavoratori precoci e si sostegno ai pensionati con i redditi più bassi. “Si è fatto un buon lavoro” ha commentato Susanna Camusso, “ma non è ancora concluso”. Dello stesso tenore le considerazioni espresse dal segretario Uil Carmelo Barbagallo e dal segretario generale della Cisl Annamaria Forlan. Ora si guarda “allo stanziamento con la lente rivolta alla fase successiva”.

Uscita anticipata per i lavoratori precoci: 41 anni di contributi

Per tutti coloro che hanno lavorato per almeno un anno (12 mesi effettivi) prima del compimento dei 19 anni di età, l’uscita dal mondo del lavoro potrebbe essere anticipata. Si parla di 41 anni di contributi, ma solo per chi appartiene alle categorie dei lavoratori cosiddetti “in difficoltà”, cioè disoccupati senza alcuna forma di sussidio, disabili oppure coloro che hanno svolto lavori gravosi.

Anticipo pensionistico su base volontaria solo in certe condizioni

L’anticipo pensionistico su base volontaria è una delle misure più discusse del momento. Per potersi avvalere dell’Ape, dovrebbe essere necessario avere maturato una pensione di opportuna entità. Nel testo sottoscritto da governo e sindacati si parla di una pensione “non inferiore a un certo limite”: chiara l’intenzione di definire una linea spartiacque, per ora ancora non identificata.

Quattordicesima per pensioni sotto i 1000 euro

Per tutti i pensionati con redditi sotto i 1000 euro al mese si vorrebbe estendere la quattordicesima. Si tratta di circa 3,3 milioni di persone, circa 1,2 in più rispetto agli attuali beneficiari (coloro cioè che percepiscono una pensione fino a 750 euro al mese). Per chi già percepisce la quattordicesima si dovrebbe concretizzare un aumento, per ora non definito.