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Pensioni, il presidente Inps Tito Boeri avverte: 'Serviranno 140 miliardi'

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Pensioni, Tito Boeri, presidente Inps e noto economista, afferma che il blocco all'adeguamento d'età porterà ad un'ingente spesa fino al 2040.

Pensioni, lo scenario che si prospetta con il blocco dell’età pensionabile sarà tutt’altro che roseo. A lanciare l’allarme è Tito Boeri, economista e presidente dell’Inps. Continua a far discutere l’adeguamento dell’età pensionabile, che le previsioni prevedono avanzare sempre di più nel corso dei prossimi anni. Secondo Tito Boeri, se il meccanismo si dovesse interrompere, fino al 2040 serviranno ben 140 miliardi di euro di spesa aggiuntiva per le pensioni. Ad essere maggiormente penalizzate, sono le generazioni nuove. Boeri chiede agli italiani di “pensare ai propri figli”.

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La questione delle pensioni, quindi, sarebbe ancora più seria. Se da un lato non fa piacere a nessuno dover lavorare fino a ben oltre 67 anni, dall’altro si prospetta un problema non da poco. Infatti, stando alle dichiarazioni dell’economista e presidente Inps Tito Boeri, se il meccanismo dell’adeguamento d’età venisse bloccato, il rischio concreto è quello di avere una spesa aggiuntiva di 140 miliardi di euro, da pagare fino all’anno 2040. Un esborso davvero mastodontico, che renderebbe quindi sconveniente il blocco.

Tito Boeri ha affermato che con il rinvio dell’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita, di cui si sta discutendo, si può rompere il meccanismo che permette a tutti i cittadini di “vivere senza preoccupazioni”. Secondo il presidente Inps, piuttosto che pensare ancora maggiormente alle persone con più di 65 anni di età, le quali compongono la fascia della popolazione che è stata colpita meno dalla crisi, si dovrebbe invece prestare più premura ai nuclei familiari con figli minori. Tito Boeri afferma che non sono più sufficienti i trasferimenti che i nonni fanno ai nipoti con la loro pensione.

Quindi, ad essere particolarmente penalizzate sono, nello specifico, le nuove generazioni. Tito Boeri afferma che la parte di spesa pensionistica che va ai minori diminuisce sempre di più, in quanto sempre meno pensionati hanno nipoti. Questo è un dato preoccupante, perché così non si può contare nemmeno su questo trasferimento. Poi prosegue: “Gli italiani sono attenti alle famiglie e ai nipoti ma nelle scelte finiscono per essere fortemente egoisti verso i bambini”.

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Aspettativa di vita

Tutto è nato da quella ricerca Istat, che ha concluso che l’aspettativa di vita dopo i 65 anni era aumentata. Questo fa sì, secondo l’attuale meccanismo (la legge prevede che il requisito venga adeguato alla speranza di vita ogni due anni), che anche l’età pensionabile sia portata avanti, adeguandosi al risultato dell’indagine. Ovviamente, questo nuovo panorama che si prospetta ha innescato discussioni e le proteste dei lavoratori e dei sindacati. Si tratta di un duro nodo da sciogliere, e bisogna farlo entro il 2019, quando l’età pensionabile dovrà essere innalzata a oltre 67 anni. Tuttavia rimangono ancora altre possibili soluzioni, come un aumento più contenuto dell’età pensionabile, o lo stop all’aumento soltanto per alcune categorie particolari di lavoratori.