> > Peppa Pig, Giovanardi presenta un esposto e chiede alla Rai di non trasmetter...

Peppa Pig, Giovanardi presenta un esposto e chiede alla Rai di non trasmettere l'episodio

Giovanardi Peppa Pig

L'ex ministro per i rapporti con il parlamento Giovanardi si è scagliato contro il cartone Peppa Pig e ne chiede la censura.

L’episodio dal titolo “Famiglia” di Peppa Pig sta tenendo ancora una volta banco ed è diventato il centro di aspre polemiche anche da parte del mondo della politica.

A scagliarsi duramente contro il noto cartone animato britannico è l’ex ministro dei rapporti con il parlamento Carlo Giovanardi. Di concerto con la ex presidente del forum Famiglie Luisa Santolini, ha chiesto che la Rai non trasmetta l’episodio: “Non possono esistere né in natura né legalmente due mamme”, è ciò che ha affermato. 

Giovanardi si scaglia contro Peppa Pig: “Non esistono due mamme in natura”

L’episodio al quale Giovanardi ha fatto riferimento è naturalmente quello in cui uno dei personaggi del cartone appare con a fianco due mamme, un dettaglio questo che ha portato Giovanardi e Santolini a presentare un esposto al comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione media e minori del Ministero dello Sviluppo Economico. La richiesta, in tal senso, è che la RAI censuri l’episodio, non mandandolo di fatto in onda o che al più venga sanzionata qualora ciò accada.

L’utero in affitto è penalmente perseguibile

Giovanardi e Santolini – riporta Globalist – hanno sottolineato che “In Italia la fecondazione eterologa è permessa soltanto tra un uomo ed una donna mentre il ricorso al cosiddetto utero in affitto è reato penalmente perseguibile: pertanto non possono esistere né in natura né legalmente due mamme, mentre nella realtà per concepire un figlio esiste un padre di cui si è utilizzato il patrimonio genetico. Le leggi in vigore in Italia devono essere rispettate e spetta al Parlamento eventualmente cambiarle e non ai cartoni animati, specialmente se questi ultimi sono rivolti alle vere vittime di queste palesi illegalità”.