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Per la sua guerra la Russia assolda anche mercenari siriani

Un mercenario ceceno del 141mo

Sul teatro ucraino e ingaggiati da Mosca arrivano gli ex operatori della Cheetah Force, per la sua guerra la Russia assolda anche mercenari siriani

La notizia non giunge del tutto inaspettata: per la sua guerra la Russia assolda non solo ceceni ed ex spetznats, ma anche mercenari siriani e ci sarebbero già decine di migliaia di miliziani filo russi pronte ad operare nel teatro ucraino, soprattutto in raid offensivi. In quelli e nel presidio delle infrastrutture prese con la forza bruta delle armi pesanti dalle truppe meccanizzate della Federazione. Si tratterebbe soprattutto di ex effettivi della cosiddetta Tiger Force e di ex appartenenti ai reparti di incursori della Chetah Force creata dal generale siriano Hassan nel 2015. 

Ora la Russia assolda anche mercenari siriani

La Siria è amica della Russia e viene da 11 anni di guerra, perciò, piena com’è di mimetiche a spasso, è il serbatoio ideale per un esercito che volesse affiancare alla forza bruta la specializzazione senza ingombrare troppo le sue truppe non convenzionali. Non esistono conferme da parte dei media europei, in primis dell’Ansa, circa questa operazione, ma ci sono le “teriffe” indicate dal quotidiano panarabo ash-Sharq al-Awsat

Mille dollari al mese per sorvegliare le infrastrutture

Lo stipendio offerto agli aspiranti mercenari è di mille dollari statunitensi al mese, questo però a patto che l’operatore si impegni a restare al fronte per sette mesi, fino a ottobre prossimo. Poca roba a paragone delle tariffe stellari, da 3000 agli 8000 dollari anche al giorno ed a volte perfino con oro e concessioni petrolifere ad personam, con cui vengono pagati gli ex militari della Wagner o gli statunitensi della Blackwater. Nel testo del contratto, citato dal giornale panarabo, si cita la ragione dell’arruolamento: “proteggere le infrastrutture in Ucraina”