La linea laterale è un organo sensoriale altamente sviluppato che si trova sui lati di pesci e alcuni anfibi. Le linee sono suddivise in due sezioni, anteriore (la parte che si trova sulla testa) e parte posteriore (la sezione più lunga, che segue il resto della lunghezza del corpo).
Evoluzione biologica
Le linee laterali sono una parte della storia evolutiva della vita sulla terra. Sono simili, nella forma e nella funzione, ai peli sensoriali che si trovano sugl’ insetti.
Esame
Un’occhiata ingrandita della linea laterale rivela l’unità di base della linea laterale, milioni di piccole cellule sensibili, chiamate neuromasti, (peli specializzati e cellule di supporto). Studi scientifici hanno rivelato l’esistenza di una stretta relazione evolutiva tra i peli interni sensoriali dell’ orecchio umano e i neuromasti nella linea laterale.
Onde di pressione
I neuromasti si polarizzano nel momento in cui rilevano differenze di pressione idrostatica (movimento) in acqua. Milioni di cellule lavorano insieme per cogliere preziose informazioni, come temperatura, pressione e fisiografia dei i dintorni. In alcune specie, le cellule sono in grado di rilevare i campi elettrici o magnetici.
Sopravvivenza
La linea laterale fornisce al pesce un’ accresciuta sensibilità alle vibrazioni anche più minute, necessaria per la caccia. Possono anche segnalare un pericolo al pesce, impedendogli così di diventare la cena di un altro predatore. Alcune specie di pesci hanno neuromasti in grado di rilevare i campi magnetici ed elettrici, usati per la navigazione a lungo raggio e un’accresciuta capacità predatoria.
Navigazione e movimento a banchi
La linea laterale può funzionare come un eco-localizzatore che assiste i pesci durante la navigazione e i movimenti a banchi. Le onde di rimbalzo della pressione, su oggetti e altri pesci, creano immagini virtuali che permettono al pesce di nuotare in modo efficace.