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Perché la Russia potrebbe invadere l’Ucraina: i motivi della guerra

I motivi per cui la Russia potrebbe invadere l'Ucraina

Lo scopo non è solo bloccare i sogni atlantici di Kiev ma ridimensionare l'atlantismo come dottrina in sé: ecco perché la Russia potrebbe invadere l’Ucraina

Sul perché la Russia potrebbe invadere l’Ucraina e sui motivi di una guerra sempre più possibile (ma tutt’altro che certa) si stanno arrovellando le migliori menti strategiche del pianeta. E se lo stanno facendo è perché non esiste solo il motivo mainstream di Kiev che vorrebbe entrare nel club Atlantico. Vero è che Mosca non accetterà mai la Nato sull’uscio di casa ma il problema non è solo quello e rimanda a questioni che superano la tempistica, comunque ipotetica e farraginosa, dell’ingresso dell’Ucraina nell’atlantismo occidentale a trazione Usa.

La Russia potrebbe invadere l’Ucraina : il perché della questione Nato e i perché che stanno sotto la superficie

Ad ogni modo l’ingresso di Kiev nella Nato è motivo cardine. La Federazione Russa non può permettere che accada perché negli anni ha creato una cintura di stati cuscinetto dove o l’occidente non entra, come la Bielorussia, o se entra lo può fare solo foraggiando forzature libertarie come in Cecenia e nel Donbass. In realtà Kiev non ha ancora proprio chiesto di entrare nella Nato e non tutti gli stati europei sono d’accordo. Ma allora, quali altri motivi?

Mosca che punta a mettere l’Europa sotto scacco e che lo fa rubandole opportunità in Africa

Innanzitutto la necessità di Mosca di bilanciare lo strapotere economico ed energetico cinese strappando all’Europa pezzi di influenza in un paese che con l’Ucraina c’entra poco, l’Africa. La chiave è unica: dopo Trump e con il neo atlantismo di Biden i rapporti di forza con l’Europa vanno ridisegnati e tarati su modalità più muscolari. Perciò Vladimir Putin sta usando il sistema complesso dell’Ucraina come messaggio vivente e collettivo per dire che con Mosca si tratta alle condizioni di Mosca, anche perché magari Mosca ha una cosa che a mezza Europa manca e serve: il gas, tanto gas. In Africa i paramilitari del gruppo Wagner hanno praticamente strappato la zona del Shael all’influenza della Francia e non è un caso che fra i mediatori più attivi di questa crisi ci sia Emmanuel Macron.

Joe Biden e la mani legate degli Usa, un fattore troppo ghiotto perché Puntin non ne approfitti

Con circa 140mila unità al confine con l’Ucraina la mai sopita propensione al cesarismo di Putin trova una sponda ottimale, tanto ottimale che perfino le sanzioni minacciate dall’Ue non sembrano preoccupare il Cremlino. Anche perché in quel caso a Putin non resterebbe altro che chiudere i rubinetti del gas, mettersi a limonare con Pechino e creare il blocco di potere più sfavillante per numeri e mezzi della storia del pianeta. In tutto questo c’è un altro motivo ed è quello che rimanda alla posizione “da mani legate” di Joe Biden. Il Capo della Casa bianca può solo foraggiare la resistenza degli ucraini ma non ingaggiare direttamente la Russia, non può e non vuole farlo. Secondo un sondaggio di YouGov su come gli Usa dovrebbero rispondere a un’invasione russa, appena il 4% era favorevole a imbracciare direttamente i fucili contro Mosca e solo l’11% era d’accordo a spedire truppe. E se non ci sono gli Usa di mezzo la Russia da sempre le sue cose le fa in maniera più impunita.