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Perché non abbiamo una cura contro il Covid? La risposta di Roberto Burioni

cura contro Covid Burioni

Burioni dice la sua sulla cura contro covid e sottolinea che si è sulla strada giusta per provare a bloccare il virus.

Nel suo consueto intervento a Che Tempo Che Fa, il professor Roberto Burioni è tornato a parlare della pandemia da covid soffermandosi in particolar modo sul perchè non vi sia ancora un cura contro questa malattia.

Cura contro il Covid, la risposta di Burioni

“Per comprenderlo – ha detto Burioni – bisogna capire come funziona una cura contro una malattia infettiva. Quando c’è una malattia infettiva abbiamo da una parte l’ospite, che è l’uomo, il paziente, e dall’altra c’è l’agente infettivo, quindi il virus o il batterio. Perché la cura funzioni bisogna disporre di qualcosa che concettualmente è un veleno selettivo, che uccide questo agente ma non fa del male al paziente, altrimenti non è utilizzabile”.

Burioni sulla cura contro il Covid

Il discorso dell’esperto è proseguito parlando della differenza tra virus e batteri e del fatto che quest’ultimi detengano una parete batterica esterna senza la quale non potrebbero vivere. “Noi (essere umani ndr) quella parete non ce l’abbiamo, le nostre cellule non la possiedono. E allora se noi abbiamo un farmaco che colpisce questa parete batterica, ne abbiamo uno che fa male ai batteri ma non all’uomo e che si chiama pennicillina, che ha salvato milioni di vite. Ma mentre il batterio è un essere indipendente da noi, il virus al contrario entra nelle nostre cellule e usa le nostre risorse per replicarsi. E quindi se noi blocchiamo la sintesi delle proteine del virus, in realtà blocchiamo anche quelle del paziente. Ed è un guaio: il fatto che il virus sfrutti le nostre risorse per replicarsi chiaramente limita molto le possibilità di trovare un veleno selettivo”, ha proseguito.

Cura contro il Covid, il parere di Burioni

Una sfida apparentemente impari quella contro i virus che però, come sottolineato da Burioni, potrebbe avere ancora delle svolte importanti per l’uomo. I virus – specificato l’esperto – hanno un tallone d’Achille. Per esempio, il virus che causa il Covid ha un genoma diverso dal nostro, cioè la parte che custodisce l’informazione genetica delle cellule. Nel caso dell’essere umano è fatto da Dna, mentre nel caso del virus è fatto da un altro acido nucleico che si chiama Rna. Nelle nostre cellule c’è il sistema che replica il Dna, ma non c’è quello che replica l’Rna. È il virus che porta dentro le cellule qualcosa che replica l’Rna che alla cellula non serve. Questo è il possibile bersaglio del veleno selettivo. La cellula non deve replicare l’Rna. Se troviamo qualcosa che blocca la riproduzione dell’Rna facciamo del male solo a virus”. “È il caso – ha aggiunto Burioni – del Morlupiravir che blocca la replicazione dell’Rna. Ci sono speranze per questi farmaci che sono difficili da mettere a punto ma la strada che stiamo percorrendo è quella giusta”.