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Perde il portafoglio con soldi e documenti. Un profugo glielo riporta intatto

portafoglio

Un uomo veneto perde il suo portafoglio, con soldi e carte di credito, sui gradini della chiesa. Un profugo dal Gambia glielo riporta.

Il portafoglio

Christian Zarantonello è un uomo di 42 di Schio. Lunedì mattina si era semplicemente seduto per un po’ sulle scale di una chiesa, per poi rialzarsi e andare a fare la spesa. Ma, arrivato al momento di dover pagare, si è accorto di non avere più il suo portafoglio con sé. Solo allora si è accorto di averlo perso e l’unico luogo dove poteva essere avvenuto era la chiesa, le scale dove si era seduto. Purtroppo, però, arrivato alle scale della chiesa si è guardato attorno senza trovare nulla. Disperato, Christian ha provato a chiamare al cellulare il parroco della chiesa, ma non ha ricevuto risposta. Così ha lasciato un messaggio al prete, nella speranza che lo leggesse il prima possibile e che potesse dargli una mano. La fortuna era decisamente dalla parte di Christian: il parroco lo ha ricontattato dicendogli che uno dei ragazzi che lui assiste aveva ritrovato il portafoglio.

Kebba dal Gambia

Il ragazzo che aveva ritrovato il portafoglio di Christian è Kebba, un giovane profugo proveniente dal Gambia. Kebba doveva essere passato dalle scale della chiesa poco tempo dopo che ci era stato seduto Christian; ha trovato il portafoglio e lo aveva segnalato al prete, la sua figura di riferimento in Italia. Quando il prete ha detto a Christian del suo portafoglio ritrovato si è subito rincuorato. Il mattino dopo, così com’era stato concordato, Christian ha incontrato Kebba, che gli ha restituito il portafoglio intatto. Dentro c’erano 200 euro, carte di credito e documenti. Decisamente un bel bottino per qualche malintenzionato. Ma Kebba non aveva nessuna intenzione di rubare e, infatti, lo ha restituito con gioia al suo proprietario. Ovviamente il più felice di tutti è stato Christian: ha ritrovato il suo portafoglio, ma soprattutto ha superato il cupo pregiudizio che vede tutti i profughi come criminali e gente assetata di denaro.

Contro i pregiudizi

Quando aveva detto di aver perso il portafoglio davanti alle scale di quella chiesa molta gente aveva scoraggiato Christian. Tutti, infatti, immaginavano che non l’avrebbe mai più ritrovato, visto che quello era un quartiere pieno di extracomunitari – che nel linguaggio comune di molte persone vuol dire che era pieno di criminali e gente senza scrupolo. Ma Christian è stato fiducioso e ha fatto bene, perché i pregiudizi non possono distruggere l’umanità. Ha dichiarato dopo la vicenda: “Sono felice per aver recuperato tutti i miei effetti personali ma ancor di più nel voler constatare che non vincono sempre le maldicenze sulla disonestà della gente, sui preconcetti verso gli extracomunitari. Nei media, soprattutto in questo periodo, si proclamano allarmismi e diffidenze ma credo sia più che mai necessario oggi dare testimonianza di simili gesti di solidarietà e fraternità. La chiamo proprio fraternità perché nell’abbraccio con Kebba io mi sono sentito a casa, fra le braccia di un fratello.” Non ha vinto solo la giustizia, ma anche lo spirito umano e la fratellanza. Per fortuna che c’è Kebba e ce ne sono tanti come lui.

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