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Pericoli primari del Terremoto

Pericoli primari del Terremoto

I pericoli primari del Terremoto sono eventi all'origine del fenomeno, a cui conseguono tutta una serie di eventi secondari che possono provocare enormi danni. Vediamo quali sono e da cosa hanno origine.

I terremoti avvengono a seguito dello spostamento di una massa rocciosa sotto la crosta terrestre e vengono percepiti come vibrazioni del terreno. A seconda della loro potenza, possono provocare danni enormi a edifici e, soprattutto, a persone. A seguito di una scossa molto forte, è d’obbligo aspettarsi scosse di assestamento, anche di altrettanta potenza. L’insieme delle vibrazioni può provocare il crollo di ponti ed edifici, incendi, inondazioni, rottura di dighe e tsunami. Sono i pericoli secondari del terremoto, perché causati da un’attività temporalmente precedente. Vediamo allora quali sono i pericoli primari del terremoto.

I 3 pericoli primari del terremoto

Quando si verifica un terremoto, le fonti di pericolo per una persona sono da riferirsi soprattutto alle conseguenze secondarie che, come abbiamo visto, riguardano soprattutto crolli e fenomeni naturali particolari. In questi casi occorre cercare di allontanarsi da edifici pericolanti, ponti e altre strutture poco sicure. Questi eventi si verificano, però, a seguito di eventi primari all’origine dei terremoti. Vediamo quali sono.

Spostamento della superficie terrestre

La maggior parte dei terremoti si verifica lungo le zone di confine delle placche tettoniche nella Terra, per questo esistono aree del globo più a rischio sismico. Le placche spingono l’una contro l’altra nel loro movimento lento ma costante, incamerando energia che viene rilasciata saltuariamente. Questa energia si irradia come una serie di onde, le onde sismiche, dando origine a un terremoto. Il movimento tettonico delle faglie è uno dei pericoli primari del terremoto.

Rilascio di energia sismica

Come abbiamo visto, lo scuotimento della terra è causato da un rilascio di energia sismica, sottoforma di onde che si propagano dal luogo di origine della frattura fino alla superficie terrestre. Il punto della Terra in cui si verifica la rottura è detto ipocentro, mentre la sua verticale sul suolo è detto epicentro. Questa propagazione di onde sismiche è uno dei tre pericoli primari dei terremoti. L’intensità della vibrazione è misurata in magnitudo su una scala, detta scala Richter, che va da 1 a 10. Il terremoto più potente mai registrato, è quello del 1960 in Cile con una potenza di 9,5. L’altra scala, la scala Mercalli, non misura, invece, la forza del terremoto, ma i danni che ha provocato.

Liquefazione

La liquefazione è un fenomeno legato alla pressione improvvisa esercitata dalle vibrazioni sismiche sulla superficie della Terra. Alcuni terreni, soprattutto quelli di natura sabbiosa, possono reagire a tale pressione perdendo repentinamente il proprio stato solido per comportarsi come dei liquidi. Questo terzo pericolo primario ha spesso disastrose conseguenze secondarie perché, alterando la natura del terreno, produce gravi danni agli edifici vicini. Perdendo la base di appoggio, infatti, le costruzioni coinvolte tendono a crollare completamente su se stesse. Per questo è necessaria una valutazione preventiva del suolo nelle zone ad alto rischio sismico.