> > “Pericolo pubblico”, in Norvegia abbattuto il tricheco Freja

“Pericolo pubblico”, in Norvegia abbattuto il tricheco Freja

Freja durante una delle sue "incursioni" sulle barche ormeggiate

Condannata dalla sua abitudine di issarsi sulle barche per interagire e chiedere pesce: in Norvegia abbattuto con eutanasia il tricheco Freja

La sua simpatia e la capacità di interagire con gli umani ne avrebbero fatto un “pericolo pubblico”, in Norvegia è stato abbattuto con una decisione più che discutibile il tricheco Freja. I lanci dei media e delle agenzia che hanno trattato il caso spiegano che le autorità non hanno voluto correre rischi ed hanno ucciso la mascotte del porto di Oslo, come si addice ad un paese con una lunga tradizione baleniera e che ha maturato modi molto spicci per risolvere questioni altrimenti risolvibili in altra maniera. 

Norvegia, abbattuto il tricheco Freja

Ma perché il grande mammifero marino, una femmina, era diventato “pericoloso” oltre che una vera attrazione estiva nel fiordo di Oslo? Il ruolo truce di pericolo per il pubblico sulla scorta del quale le autorità non hanno voluto correre rischi deriverebbe dal fatto che Freja amava compiere veri e propri “abbordaggi amichevoli” sulle barche ormeggiate in porto, ed essendo una gigantessa creava qualche noia e obiettivamente poteva attentare con il suo peso all’integrità dei natanti

La nota della Direzione della pesca

Era un motivo sufficiente per ucciderla? Assolutamente no, e molte associazioni animaliste sono insorte. I media spiegano che al pinnipede è stata praticata l’eutanasia. Frank Bakke-Jensen, capo della Direzione norvegese della pesca, ha spiegato in un comunicato: “La decisione di praticare l’eutanasia sul tricheco è stata presa sulla base di una valutazione completa della continua minaccia alla sicurezza umana”. Non ci hai convinti, Frank.