Alessandra Boga Argomenti trattati
Impossibile per l’Italia dimenticare il “presidente – partigiano” Sandro Pertini, che si guadagnò e ancora viene chiamato con l’appellativo di “presidente più amato dagli italiani” o “il presidente degli italiani”. Lo scrittore e sceneggiatore Giancarlo De Cataldo e il regista Graziano Diana hanno realizzato un docu-film su di lui, intitolato “Pertini – Il combattente”, prodotto da Gloria Giorgianni, Cesare Fragnelli e Tore Sansonetti. Ispirato al libro di De Cataldo “Il combattente – Come si diventa Pertini”, uscirà nelle sale cinematografiche il 15 marzo, distribuito dalla società di produzione cinematografica e televisiva Altre Storie ed è ispirato al libro di De Cataldo “Il combattente – Come si diventa Pertini”.
Il libro
De Cataldo racconta Pertini attraverso le parole di coloro che hanno avuto modo di conoscerlo o che ne sono stati influenzati, come un altro ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Emma Bonino, Gad Lerner, Eugenio Scalfari, il sociologo Domenico De Masi, e pure personaggi dello spettacolo, della musica o dello sport come Antonello Venditti, Raphael Gualazzi, Ricky Tognazzi e Dino Zoff.
Ritratto non convenzionale
Di Sandro Pertini, il film che gli è dedicato traccia, come possiamo già intuire dalla molteplicità dei personaggi intervistati, un ritratto del tutto particolare, che ai filmati storici affianca una parte animata per coinvolgere anche i più giovani, curata dall’illustratore Manuelle Mureddu. Inoltre viene inserito un fumetto che richiama il famoso avatar del presidente disegnato da Andrea Pazienza.
Le parole degli autori
Giancarlo De Cataldo e Graziano Diana spiegano che, per realizzare il documentario, si sono ispirati alla massima di Pertini “Non può esserci libertà senza giustizia sociale”: il presidente, scomparso 28 anni fa, lo ripeteva sempre e ne fece sempre il suo principio guida.
De Cataldo e Diana fanno presente il loro lavoro non ha la “pretesa di completezza”, perchè tanto e troppo ci sarebbe stato da dire su una figura di così grande portata, “ma con la ferma volontà di far conoscere ai ragazzi di oggi il messaggio unico di un uomo unico”. L’hanno fatto in una chiave che ai ragazzi potrà farlo sentire familiare – anche nei momenti più terribili della sua vita -, ovvero quella “pop”, come lo stesso Pertini era stato definito alla veneranda età di 80 anni. Una vita decisamente avventurosa la sua, ma come già detto, vissuta cercando sempre di realizzare un ideale di giustizia.
Gloria Giorgianni, CEO della casa produttrice Anele, ha sottolineato il linguaggio diverso, utilizzato per Pertini – Il combattente, rispetto a quello che usano in genere i documentari italiani ed internazionali: “un linguaggio nuovo, diverte e divertito e per certi versi audace”, che la produttrice considera “una vera sfida”. Tuttavia ne è rimasta subito coinvolta e si è detta felice della collaborazione di Sky Cinema, Rai Cinema e Altre Storie.
