Ilaria Minucci L’assassino di Pierpaolo Panzieri, il ragazzo di 24 anni ucciso a coltellate nella sua casa a Pesaro, era un ospite della vittima. Gli inquirenti stanno cercando di rintracciare un amico del giovane che, per ora, risulta irreperibile.
Pesaro, ragazzo ucciso a coltellate in casa: l’omicida era suo ospite. Si tenta di rintracciare un amico
Il responsabile dell’omicidio di Pierpaolo Panzieri è, presumibilmente, qualcuno che ha trascorso la serata di lunedì 20 febbraio insieme al ragazzo. Sulla base delle ricostruzioni sinora effettuate, la vittima – 24enne incensurato senza legame con ambienti criminali – conosceva il suo carnefice tanto da aprirgli la porta del suo appartamento senza nutrire sospetti né sentirsi in pericolo. È quanto riferito dagli inquirenti della squadra mobile che stanno indagando sul caso che ha sconvolto Pesaro.
In un simile scenario, l’omicidio sarebbe stato commesso al culmine di un litigio improvviso. Inoltre, ad avvalorare la tesi che Panzieri abbia volontariamente aperto la sua casa all’omicida, c’è l’assenza di segni di effrazione alla porta di casa.
Gli inquirenti hanno anche rivelato che, dal pomeriggio di martedì 21 febbraio, stanno tentando di rintracciare un amico 30enne della vittima senza essere ancora riusciti a contattarlo.
Disposta l’autopsia sul corpo della vittima
Il corpo senza vita di Panzieri è stato trovato nella sua casa situata in via Gavelli, nei pressi del conservatorio Rossini, dal fratello che ha prontamente contattato le forze dell’ordine. L’omicidio si sarebbe compiuto nella tarda serata di lunedì 20 o nella notte. Dopo aver compiuto il delitto, l’assassino ha portato via con sé il coltello usato per pugnalare tre volte il 24enne. La vittima è stata colpita alle spalle e a un fianco, colta di sorpresa mentre era in bagno.
Per quanto riguarda le indagini, il magistrato ha disposto l’autopsia nonostante sia certo che la morte del giovane di Pesaro sia stata causata dai tre profondi fendenti ricevuti.
Al momento, i vicini di casa di Panzieri hanno optato per il “no comment” con i giornalisti ma pare abbiano raccontato agli inquirenti che, la sera dell’omicidio, a casa della vittima fossero presenti una o più persone.
