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Peschereccio Aliseo arrivato Mazara del Vallo, il comandante Giacalone: "Sono Vivo"

Peschereccio arrivato a Mazara

Il peschereccio Aliseo raggiunto da alcuni colpi di pistola sparati da una motovedetta libica è arrivato al porto di Mazara del Vallo.

E’ arrivato a Mazara del Vallo il peschereccio Aliseo comandato da Giuseppe Giacalone, il mezzo che due giorni prima era stato raggiunto da colpi di arma da fuoco sparati da una motovedetta militare libica. Ad accogliere in banchina l’equipaggio, oltre al sindaco Salvatore Quinci e al vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero, vi erano i loro familiari.

Peschereccio arrivato a Mazara: le parole del comandante

Visibilmente scosso, con la maglietta sporca di sangue e una fasciatura bianca sulla testa, dove è stato ferito da alcune schegge del finestrino della sua barca frantumatosi per i colpi di mitraglia, il comandante Giacalone ha riabbracciato i suoi familiari, la moglie Nuccia e il figlio Alessandro, per poi lasciare il porto senza incontrare i giornalisti. Queste le sue prime e uniche parole: “Sono vivo“. L’uomo è stato l’unico a rimanere lievemente ferito dall’assalto da parte dei libici, avvenuto a nord della costa di Tripoli in acque internazionali anche se all’interno della zona di protezione pesca libica.

L‘intervento tempestivo della Marina Militare italiana, giunta in soccorso con la fregata Libeccio e un elicottero, ha convinto i militari libici a rilasciare l’imbarcazione e a cessare il fuoco.

Peschereccio arrivato a Mazara: l’accoglienza

Il vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero, presente all’arrivo del mezzo insieme al primo cittadino e all’assessore alla Pesca Toni Scilla, è anche salito a bordo della motovedetta della Guardia Costiera che ha scortato il peschereccio. Ad accogliere il peschereccio di Aliseo vi erano anche i Carabinieri della Scientifica di Trapani che sono saliti a bordo per una serie di rilievi dopo che la Procura di Roma, competente per i reati commessi all’estero, ha aperto un fascicolo sull’accaduto delegando le indagini al Ros.

Peschereccio arrivato a Mazara: “Serve lavoro di diplomazia”

Queste le parole del sindaco: “Questa vicenda dimostra che c’è un pezzo di Guardia libica che non risponde al governo. Chiediamo al governo italiano un gran lavoro di diplomazia affinché anche la nostra marineria nel Mediterraneo abbia la giusta sicurezza“.

Egli stesso si recherà a Roma martedì 11 maggio per incontrare il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e quello dell’Interno Luciana Lamorgese. Si tratterà di un incontro volto ad esaminare la situazione della marineria mazarese che sollecita una maggiore protezione nell’attività di pesca al largo delle coste nordafricane.