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Pestaggio Alatri, uno dei fermati scarcerato il giorno prima

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Una novità è emersa sul pestaggio del giovane ragazzo di Alatri: la procura di Roma ha confermato che il giorno 23 Marzo Mario Castagnacci, uno dei due arrestati per l'omicidio, era stato scarcerato per l'accusa di possesso di sostanze stupefacenti, esattamente il giorno prima del fatto accaduto a...

Una novità è emersa sul pestaggio del giovane ragazzo di Alatri: la procura di Roma ha confermato che il giorno 23 Marzo Mario Castagnacci, uno dei due arrestati per l’omicidio, era stato scarcerato per l’accusa di possesso di sostanze stupefacenti, esattamente il giorno prima del fatto accaduto ad Alatri.

Castagnacci era stato trovato in possesso di centinaia di dosi di droga. La mattina dopo è stato rilasciato dopo che il Gip aveva valutato la tesi del “consumo di gruppo” proposta dalla difesa, dato che era stato arrestato assieme a dei complici.

Paolo Palmisani invece, l’altro accusato per il pestaggio, è stato messo in isolamento a Regina Coeli assieme al fratellastro per evitare che gli altri detenuti li possano aggredire come già successo per altri mostri dei casi di cronaca.
I ragazzi erano stati arrestati a Roma mentre si trovavano in visita ad un parente. La notizia invece degli altri 5 indagati ancora a piede libero è stata data in concomitanza all’annuncio del ritiro dell’avvocato di Castagnacci, per ragioni personali.
L’autopsia del giovane verrà invece rinviata a domani, e si è in attesa di capire se la morte è avvenuta con l’emorragia causata dai calci e pugni inflitti quando il ragazzo era già a terra.

La vicenda e il ricordo

Il ragazzo era stato colpito nella piazza di Alatri a causa di un lite avvenuta all’interno del locale, secondo la fidanzata e i testimoni, per un banale cocktail. La ragazza ha descritto agli inquirenti i minimi particolari delle molteplici aggressioni di cui Emanuele è stato vittima nella stessa serata, visto che lei risultava sempre presente di fianco al ragazzo e strattonata quando gli è stata perpetrata l’ultima violenza.
Oltre ad essere stato spinto all’interno del club è stato accerchiato anche dai delinquenti quando stava per salire in macchina. Infatti proprio vicino al centro della piazza è stato trovato accasciato a terra. La ragazza ha riferito di non aver mai visto una tale violenza e un tale accanimento ( si parla di armi come una chiave inglese e un manganello) per un motivo inesistente come quello dell’ assurda discussione.
Quando Morganti è arrivato in urgenza al Policlinico Umberto I di Roma, dove è stato operato, le sue condizioni erano da subito state considerate disperate.

Ieri sera la comunità si è stretta attorno alla famiglia in una fiaccolata di ricordo presso la frazione del comune in cui era nato ed una sarà riproposta stasera ad Alatri, riferisce il sindaco, “contro la violenza e l’indifferenza“, perchè questo possa non ripetersi mai più. Sono attese un migliaio di persone.