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Petrolio, TotalEnergies blocca contratti con la Russia: "Più facile a dirsi che a farsi"

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Anche TotalEnergies ha deciso di bloccare i contratti petroliferi con la Russia: come per gli altri big, l'attuazione non è così immediata.

Nonostante molti giganti petroliferi internazionali abbiano promesso di lasciare la Russia, le società statunitensi e britanniche sono ancora bloccate con le loro attività sul territorio russo: TotalEnergies, l’unica che ha tardato ad annunciare lo stop ai contratti, è intervenuta sull’argomento spiegando le sue intenzioni.

TotalEnergies blocca contratti con la Russia

Nei giorni successivi all’inizio della guerra in Ucraina, la BP e la Shell inglesi avevano dichiarato che avrebbero ceduto le loro attività russe e interrotto il commercio con il petrolio russo. Ma, a distanza di un mese dall’avvio del conflitto, ci si è scontrati con la difficoltà di realizzare in concreto queste volontà. Il concetto è stato evidenziato da Patrick Pouyanne, CEO dell’unico big che non aveva annunciato un ritiro immediato dalla Russia attirando le critiche di investitori e attivisti e venendo anche accusata di complicità in crimini di guerra (TotalEnergies).

Tutti mi dicono che i miei concorrenti anglosassoni se ne stanno andando, ma nessuno di loro ha lasciato la Russia e sa come lasciarla“, ha sottolineato. “Vogliono che abbandoni i beni in Russia per arricchire i russi che abbiamo sottoposto a sanzioni? Non mi arrendo, perché questa è demagogia“, ha aggiunto.

L’attuale contesto di sanzioni europee e leggi russe che controllano gli investimenti esteri in Russia, ha continuato, impedirebbe a TotalEnergies di trovare un acquirente non russo per i suoi interessi di minoranza in Russia. Abbandonare questi interessi senza considerazione arricchirebbe dunque gli investitori russi, in contraddizione con lo scopo delle sanzioni.

“Stop a contratti petroliferi con Mosca”

La sua società, che ha dichiarato di non gestire giacimenti di petrolio e gas o impianti di gas naturale liquefatto (GNL) in Russia, ha però reso noto che non fornirà ulteriori capitali per lo sviluppo di progetti in Russia e non stipulerà né rinnoverà più contratti per l’acquisto di petrolio e prodotti petroliferi russi. Il tutto con l’obiettivo di fermare tutti i suoi acquisti di petrolio e prodotti petroliferi russi il prima possibile e, al più tardi, entro la fine del 2022.