Roma, 29 lug. (askanews) – Sviluppo del business sostenibile anche attraverso una migliore gestione delle risorse idriche. E’ l’impegno messo in campo da
Philip Morris e che ha portato alla Certificazione AWS, Alliance
for Water Stewardship, per l’utilizzo responsabile delle risorse
idriche del territorio, del sito Philip Morris Manufacturing &
Technology di Bologna, il secondo impianto produttivo in Italia a
ottenerla. Risultato importante, in considerazione anche del
fatto che se l’intera manifatturiera italiana avesse seguito
questo stesso stesso trend virtuoso i minori consumi idrici
nazionali avrebbero permesso il risparmio di un miliardo di metri
cubi di acqua, un valore pari ai consumi idrici annui di 5
milioni di famiglie.
208.630 i m3 di acqua risparmiati tra il 2017 e il 2019, con
anche l’avvio di un progetto per il riutilizzo interno della
risorsa idrica, in un’ottica di economia circolare, prevedendo
una doppia fase di trattamento, che consentirà un’ulteriore
riduzione dei consumi.
Le ricadute di questo impegno sono in primis ovviamente sul
territorio, dove cresce anche la rete di collaborazione e,
attraverso la comunicazione, il coinvolgimento di tutti gli
attori. Ne è un esempio proprio il percorso di certificazione AWS
che, come ha sottolineato in una intervista Susanna Zucchelli,
direttore acqua di Hera, attesta anche che il soggetto si dedica
alla comunicazione sull’importanza dell’acqua in modo
continuativo, sensibilizza ad un suo corretto utilizzo, è un vero
e proprio motore sul territorio per promuoverne un uso
efficiente, condividendo le buone pratiche di gestione con gli
altri soggetti locali presenti sul territorio.
Fare rete diventa così un elemento essenziale per unire le forze
e dare un contributo concreto, in questo ambito si colloca anche
la collaborazione di Hera sulla certificazione Alliance for Water
Stewardship con Philip Morris, che ha portato a collaborare anche
sulle tematiche legate all’inclusione e alla diversità.