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Piacenza, scuola: immagini di feti e frasi shock sull’aborto contro una studentessa

Scuola Piacenza

In una scuola di Piacenza, immagini di feti e frasi shock sull’aborto sono state rivolte a una studentessa che ha optato per l’interruzione di gravidanza.

In una scuola superiore di Piacenza, una serie di biglietti raffiguranti immagini di feti corredate da didascalie offensive sono stati affissi nei corridoi e in prossimità della classe frequentata da una ragazza che ha recentemente affrontato un’interruzione di gravidanza.

Piacenza, immagini di feti e frasi shock a scuola

Fogli con disegni di feti sono stati recapitati a una studentessa di una scuola superiore di Piacenza, che ha scelto di sottoporsi alla pratica dell’aborto. La classe dell’adolescente e i corridoi dell’edificio, infatti, sono stati tappezzati con simili immagini accompagnate da frasi sprezzanti e denigratorie tra le quali figurano espressioni come “Io feto, tu aborto”, “Questi eri tu” o ancora “Ho bisogno di afFETtO”.

L’iniziativa, varata da uno o più soggetti ignoti che hanno libero accesso alla struttura scolastica, è stata ripetutamente fotografata e condivisa con sdegno sui social, come gesto di protesta e di denuncia promosso dai compagni della giovane. Le foto, rapidamente diventate virali, sono state presentate con il seguente messaggio apparso su Facebook: “Una mia compagna di classe ha abortito. Questo è quello che ci siamo ritrovati sulla porta della nostra classe e su quelle del nostro piano. Mi viene da vomitare, vorrei prendere a ceffoni tutti gli sfigati che hanno fatto questa cosa, fanno veramente venire il vomito”.

La denuncia contro la strumentalizzazione dell’aborto

Sulla vicenda, è intervenuta la preside dell’edificio scolastico che, in base a quanto riportato dai quotidiani locali, ha provveduto ad avviare un’indagine interna per scoprire l’identità dei responsabili delle affissioni, garantendo l’adozione di misure estremamente severe.

Il post-denuncia diffuso su Facebook, intanto, ha provocato la reazione di moltissimi utenti, compresi adulti e adolescenti vicini alla studentessa, vittima di un simile accanimento. Alcuni di essi hanno commentato l’accaduto con le seguenti parole: “Tutto questo succede nel mio liceo, sulle porte della mia classe e del mio piano. Spero che chi ha fatto questo veda il post e si renda conto di quanto si debba vergognare”.

Gli interventi su Facebook

Sulla pagina Facebook “Non una di meno – Piacenza”, è stato pubblicato un post inerente al gravissimo episodio registrato in una delle scuole del posto che afferma: “Anno 2021. Scuola Piacenza. Una ragazza DECIDE di abortire e, nei giorni in cui a scuola è attivo un progetto sull’Inclusività, questo è ciò che trova sulla porta della sua classe. Dopo più di 40 anni dalla 194 siamo ancora in un Paese dove la libertà di scelta viene additata e giudicata, dove devi sentirti in colpa per la SCELTA che fai. Gli student* della scuola non ci stanno e prendono le difese della ragazza dichiarando che ‘se si tratta di uno scherzo o di propaganda vogliono affrontare il tema con dialogo e confronto responsabile’. Alla ragazza tutta la nostra solidarietà e il suo pieno diritto di restare anonima, #sorellanonseisola. Fuori gli obiettori da scuole e ospedali! Fuori gli obiettori dalle nostre vite!”.

Allo stesso modo, ha scelto di intervenire anche l’avvocato e attivista Cathy La Torre che ha dichiarato: “Fogliettini offensivi a scuola a Piacenza, frequentata da una ragazza che ha abortito. Il dirigente scolastico farà luce sui responsabili, ma sono sinceramente sgomenta per tanta ignoranza e cattiveria nei confronti di una scelta che non spetta a NESSUNO giudicare. Vergogna”.