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Piano City Palermo, comincia la quarta edizione del festival: Ricciarda Belgiojoso racconta le novità

Piano City Palermo

24, 25 e 26 settembre: torna Piano City Palermo, il festival che fa vivere gli spazi più suggestivi della città attraverso la musica.

Incontro suggestivo e affascinante tra musica e storia, arte e cultura: sullo sfondo delle bellezze più e meno note del capoluogo siciliano, incantevole città dal sensazionale tocco arabesco, comincia Piano City Palermo. Venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 settembre torna l’imperdibile appuntamento: è la quarta edizione del festival che fa riecheggiare le note e le melodie del pianoforte per le strade, le piazze e i quartieri della città siciliana. L’edizione, quest’anno più che mai, porta con sé un grande carico di speranza: organizzata con non poche problematiche per via delle norme anti-Covid (e delle restrizioni dovute alla zona gialla), il programma è stato stabilito nel rispetto delle attuali restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, ma mantiene l’anima di Piano City e della sua informalità di ascolto. Lo ha spiegato con entusiasmo Ricciarda Belgiojoso, direzione artistica di Piano City Palermo, che nell’intervista esclusiva ha presentato la nuova edizione del festival, le emozioni e le sensazioni che racchiude, ma anche le sorprese che lo caratterizzano.

Piano City Palermo è un’iniziativa musicale che si tiene in città dal 2017, nata dall’omonimo festival milanese per creare un ponte culturale tra le due città. L’edizione 2019 ha registrato un record di presenze (oltre 40mila spettatori) e ha coinvolto più di 50 artisti. Quest’anno per accedere ai concerti sarà necessario esporre il green pass. Il programma dettagliato è indicato sul sito del festival.

Piano City Palermo

Piano City Palermo, Ricciarda Belgiojoso presenta la nuova edizione

Per l’occasione, Piano City Palermo ci porta alla scoperta di oltre 10 luoghi simbolici del capoluogo siciliano, ognuno pensato ad hoc per le particolari condizioni che stiamo vivendo, come lo Stand Florio, il Teatro Massimo, il Nautoscopio, i Cantieri Culturali alla Zisa, Santa Maria dello Spasimo, Palazzo Abatellis e altri ancora.

Piano City Palermo

Portiamo la musica in luoghi più e meno noti, sia in luoghi sensibili e non facili sia in quelli che sono un simbolo per la città. Abbiamo fatto degli sforzi notevoli per organizzare Piano City, fatto nel massimo rispetto delle regole affinché con la massima cautela si possa favorire lo spettacolo dal vivo, uno dei settori che più ha sofferto a causa dell’emergenza coronavirus e che in Italia fatica a riprendersi. Forse in tanti si sono affezionati all’evento: speriamo sia l’occasione giusta affinché le persone si sentano a proprio agio riassaporando la vita sociale. Quest’anno, con la prenotazione obbligatoria, ci siamo reinventati”, ha dichiarato Ricciarda Belgiojoso parlando di Piano City Palermo 2021.

Piano City Palermo

Quindi ha sottolineato: Diamo il palcoscenico a giovani talenti che si avviano alla carriera. Il tema dei giovani per noi è fondamentale. Accanto a loro ci sono grandi nomi. L’obiettivo è dare al festival un tono festoso e allegro, vogliamo proporre ottimismo. Al contempo, valorizziamo luoghi spesso poco noti dagli stessi palermitani oppure li valorizziamo osservandoli da un altro punto di vista. Vogliamo vivere gli spazi rivisitati in musica, cioè osservati con uno sguardo differente per renderli ancora più vivi”.