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Picchia la compagna incinta: costretta ad abortire

ambulanza

A seguito delle botte ricevute dal compagno il feto è morto

A Procida, nel Napoletano, un uomo di 45 anni ha picchiato la mogli incinta. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri.

La vicenda

L’uomo è un incensurato che ha picchiato la compagna incinta di 38 anni, causando la morte del piccolo che portava in grembo da 20 settimane. La donna ha chiamato prontamente il 112, e gli agenti hanno informato subito la struttura ma per il bambino era già troppo tardi.

L’uomo di 45 anni è stato fermato e nella notte è stato trasportato in carcere; l’accusa è di maltrattamenti in famiglia e interruzione della gravidanza. Le violenze si sono verificate nella notte del 12 Aprile.

L’aggressione della donna è avvenuta nell’abitazione dove viveva la coppia, in un appartamento in Via Giovanni da Procida. Appena i Carabinieri sono arrivati sul luogo dell’aggressione, hanno capito immediatamente la gravità della situazione: la donna aveva forti dolori addominali. Gli agenti intervenuti sono membri della locale stazione, coordinati dal capitano Andrea Centrella.

La donna è stata condotta presso il presidio ospedaliero dell’isola, il Gaetanina Scotto dove hanno accertato l’interruzione forzata dalle gravidanza. La mamma momentaneamente è ancora sotto osservazione all’ospedale sulla terra ferma, Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove è stata trasferita dopo l’aborto forzato.

I motivi che hanno scatenato la furia aggressiva dell’uomo sono ancora da accertare.