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Piero Angela: Italia è morta, blocca ogni energia produttiva

Piero Angela

Piero Angela sembra guardare con pessimismo al futuro dell'Italia, afflitta da un problema morale e da un sistema che blocca ogni energia produttiva.

Per risolvere i problemi dell’Italia Piero Angela confida più nella scienza che non nella politica. Il giornalista e storico conduttore di Superquark, infatti, avverte che ormai il nostro “è un Paese morto” che non punisce chi sbaglia e non premia chi merita. Al centro, la vecchia questione morale sollevata per primo da Enrico Berlinguer, la quale ovviamente “non si può risolvere in cinque minuti”. “L’Italia è come il gigante Gulliver, imbrigliata da mille lacci che ne immobilizzano la forza” avverte Angela, sottolineando che non sarà “la politica a creare ricchezza” ma l’innovazione. Solo che il nostro è un sistema “congegnato per bloccare le energie produttive”.

Piero Angela: Italia ha un problema morale

Più che un uomo forte al comando dell’Italia “servirebbe un uomo di prestigio, capace di trovare il consenso per fare le cose che non sono mai state fatte” spiega Piero Angela. In una intervista all’Huffington Post, l’88enne giornalista riflette anche sull’attuale situazione politica, sociale e culturale del nostro Paese, sottolineando: “L’uomo forte da noi evoca una brutta esperienza. Sarebbe meglio un sistema che assicuri un governo stabile”.

“Il problema dell’Italia è un problema morale, che non si può risolvere in cinque minuti. – ammette – Ogni giorno leggiamo di casi di corruzione. Non sono solo politici, palazzinari, delinquenti: sono anche avvocati, giudici, uomini della guardia di finanza, dipendenti pubblici che truffano lo Stato per cui lavorano”.

Il nostro “è un Paese morto“, sottolinea probabilmente con un po’ di amarezza Piero Angela e questo perché soprattutto “non ci sono punizioni per chi sbaglia. E non ci sono premi per chi merita”. “In Italia oggi – nella famiglia, nella scuola, nella società – tutti vogliono tutto. Nessuno è più educato a pensare che per avere qualcosa prima deve essere disposto a offrire qualcos’altro in cambio” evidenzia. “Un Paese così non può funzionare” avverte.

Italia blocca le energie produttive

“L’Italia è come il gigante Gulliver, imbrigliata da mille lacci che ne immobilizzano la forza” spiega il giornalista. “Nel dopoguerra, – ricorda – ogni giorno vedevi un miglioramento: si tiravano di nuovo su le case, costruivamo le strade, organizzavamo un salone internazionale, nascevano cose nuove. La vita proseguiva”.

Il conduttore di Superquark, forse anche pensando al recente crollo del ponte Morandi a Genova, evidenzia come “oggi invece ogni giorno scompare qualcosa. Ci impoveriamo”. “E gli italiani sono assuefatti al degrado. Non vedono via d’uscita. Sono arrabbiati. – precisa – Nutrono rancore. Sono stanchi di un Paese fermo“.

Angela non sembra però nutrire molte speranze nella politica, nemmeno in quella del cosiddetto “cambiamento” di Lega e MoVimento 5 Stelle. “La politica non ha mai creato ricchezza. La rivoluzione industriale è un prodotto della tecnologia. E il miracolo economico italiano degli anni sessanta non è merito della Democrazia cristiana. – evidenzia – Sono l’innovazione, la ricerca, la competenza, il talento, la creatività, l’istruzione, che creano il valore aggiunto”. “L’Italia non lo fa da quindici anni. – avvisa infine – Il nostro sistema è congegnato per bloccare le energie produttive”.