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Mentre i sondaggi politici continuano a registrare il calo dei consensi del Pd nelle intenzioni di voto, si continua a discutere su tutto, dalla data alle stesse modalità di voto delle primarie.
La proposta del voto online per le primarie del Pd
Divisi sulla data – che dovrebbe slittare al 26 febbraio – ma anche sulle stesse modalità di voto alle primarie. La proposta di Elly Schlein di usare anche il voto su internet – oltre ai gazebo – per votare alle primarie di febbraio, non ha raccolto molti consensi nel Pd. Innanzitutto tra gli altri candidati alla segreteria. Solo Gianni Cuperlo si dice disposto a parlarne.
Fassino: “Voto online si presta a manipolazioni”
Anche Piero Fassino si unisce al coro di no: “In democrazia il voto – per essere libero, certo e rispettoso dell’elettore – è individuale e segreto. L’online, come abbiamo appurato a più riprese, non garantisce né certezza su chi realmente digita il voto, né riservatezza sulla scelta dell’elettore” ha affermato l’ex capo dei Ds -” Modalita’ digitali di voto si prestano a manipolazioni e a interferenze di cui abbiamo molti esempi.
Per queste ragioni le primarie non possono che essere in presenza.”
Chi è a favore
A favore dell’opzione online si schierano ovviamente i sostenitori della candidatura Schlein, come il segretario del Pd di Napoli Marco Sarracino: «Perché no? Significherebbe semplicemente allargare la partecipazione. Attraverso lo Spid il voto è sicuro“. Da quanto trapela su alcuni media nazionali a favore di questa modalità di voto sarebbero anche Laura Boldrini, Pierfrancesco Majorino e Alessandro Zan.