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Pierpaolo Panzieri ucciso a Pesaro: il presunto assassino fermato in Romania

Pierpaolo Panzieri

Il presunto assassino di Pierpaolo Panzieri, 27enne trovato morto in casa a Pesaro, è stato fermato in Romania, durante un controllo stradale.

La fuga del 30enne di Pesaro sospettato di aver ucciso a coltellate l’amico d’infanzia Pierpaolo Panzieri, di 27 anni, è durata meno di 48 ore. Michael Alessandrini è stato fermato in Romania per un controllo stradale.

Pierpaolo Panzieri ucciso a Pesaro: il presunto assassino fermato in Romania

Michael Alessandrini, amico d’infanzia di Pierpaolo Panzieri, 27enne trovato morto in casa, era fuggito. La sua fuga, però, è durata meno di 48 ore. L’uomo è sospettato di aver ucciso a coltellate il suo amico. Il 30enne è stato fermato in Romania per un controllo stradale della polizia, che lo ha bloccato in attesa del mandato di arresto europeo, già emesso dal gip di Pesaro su richiesta della Procura. L’ipotesi di reato è omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Panzieri ha ricevuto 13 coltellate, tra cui alcune alla schiena e alla gola. Secondo una prima ricostruzione, i due avevano trascorso la serata insieme, cenando nell’abitazione di via Gavelli, nel centro di Pesaro, che la vittima aveva affittato da soli 15 giorni.

Negli ultimi tempi si erano visti in diverse occasioni, soprattutto da quando Pierpaolo Panzieri si era trasferito in centro dalla periferia. Quella sera probabilmente c’è stata una lite, seguita dall’omicidio. La vittima ha cercato di scappare, senza riuscirci, ed è stato trovato la mattina seguente sul pavimento del bagno. Il sospettato, 30enne disoccupato con gravi problemi psicologici e forse di ludopatia, si sarebbe allontanato con una Renault Clio e 500 euro presi alla nonna. Ora è trattenuto dagli agenti in Romania, in attesa del mandato di arresto.

Il movente dell’omicidio

Le forze dell’ordine stanno indagando per ricostruire il movente del delitto. Alessandrini, secondo una delle ipotesi, avrebbe avuto con sé il coltello, forse per minacciare Panzieri e farsi dare dei soldi. Per il momento non è chiaro cosa possa aver scatenato la furia omicida del 30enne. Il possesso dell’arma prima della cena, la precedente sottrazione dei 500 euro alla nonna e le chiavi dell’auto in tasca fanno pensare ad un’aggressione premeditata o all’idea di fuga nel caso qualcosa fosse andato storto.