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Pietro Grasso va avanti per la sua strada: sì alla manovra e poi in corsa per Mdp

Pietro Grasso

Per ora Pietro Grasso ha deciso di tirare avanti per la sua strada. Ma ha scelto di parlare quando si sentirà più libero rispetto al suo ruolo istituzionale.

Per il momento Pietro Grasso ha deciso di tirare avanti per la sua strada. Ma allo stesso tempo ha scelto di parlare soltanto quando si sentirà più libero rispetto al suo attuale ruolo istituzionale. Come si può cogliere dal suo quartier generale in Senato, una cosa è comunque certa. Il progetto che si sta creando intorno alla sua figura continua ad andare avanti e lui non ha mostrato alcun segno di cedimento.

Pietro Grasso

Pietro Grasso ha deciso di parlare solamente quando si sentirà più libero rispetto al suo attuale ruolo istituzionale. Ma, come fanno sapere dal suo quartier generale in Senato, una cosa è certa. Ovvero che il progetto che si sta costruendo intorno alla sua figura sta continuando ad andare avanti e finora lui non ha mostrato alcun segno di cedimento. Ma l’uomo comunque è fatto così. Prima deve finire un lavoro e poi ne può cominciare un altro. Esattamente come quando ha lasciato la Procura Nazionale Antimafia e la Magistratura. Quando aveva la toga addosso, infatti, non aveva praticamente mai parlato di politica.

Le stesse fonti provenienti dal Senato affermano che Grasso non parlerà di politica e non esporrà i suoi programmi, almeno finchè rimarrà aperta la sessione di bilancio. Ovvero il passaggio cruciale per quanto riguarda i conti del Paese. In ogni caso, girano diverse voci e retroscene. Lui legge, ma non interviene. L’ultima voce, che dalle sue stanze viene giudicata come infondata e fatta girare ad arte, riguarda un possibile slittamento o addirittura l’annullamento dell’assemblea costitutiva del nuovo soggetto politico (Mdp, Si, Possibile). Tale vertice è previsto per il prossimo 3 dicembre.

Non tornerà al Pd

Per Grasso in questo momento è difficile ipotizzare un possibile rientro nel Pd, di cui tra l’altro non ha mai nemmeno avuto la tessera, anche come indipendente. Non tornerà indietro nemmeno rispetto alla sua affermazione di essere un “ragazzo di sinistra” (dichiarazione salutata con una ovazione da parte della platea di Mdp a Napoli). Grasso però pensa che tuttora sia difficile immaginare una coalizione con quei pezzi di maggioranza, cioè i centristi e Alfano, che sui temi dei diritti frenano quelle leggi che sono fortemente volute dal Pd.

Il paradosso di Grasso è che quando era al Pd era più attaccato che difeso dal partito da coloro che invece adesso lo cercano “per la sua indipendenza e per fare l’indipendente nelle liste del Pd”. Tanto che in questi giorni Pietro Grasso è l’uomo politico che ha ricevuto più proposte. Come quelle di Franceschini e Prodi, giusto per citare quelle note che sono state rese pubbliche non per volontà di Grasso, il quale ha sempre negato notizie riservate.

Ciò che rende Grasso così conteso è il sondaggio che vede, solo grazie alla sua presenza, la lista unitaria Mdp, Possibile, Si, fare un balzo in avanti passando dal 6 a un potenziale 11-12 per cento. un altro paradosso, fanno sapere dal Senato, riguarda il fatto che Grasso, che non rilascia interviste politiche da quasi un anno, ha la stessa percentuale di preferenze di Renzi, che invece è sui media praticamente tutti i giorni.