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Pietro Orlandi "Nel 1983 la pedofilia non era considerata un reato ma un vizio"

Pietro Orlandi

Pietro Orlandi: "Mi hanno raccontato che c’erano alcuni cardinali che avevano questo che hanno denominato come un vizio"

Intervistato nel corso della trasmissione ‘Di Martedì”, Pietro Orlandi ha affermato di aver parlato con un ex funzionario della Gendarmeria

Pietro Orlandi continua a cercare la verità

Dopo la decisione del Vaticano di riaprire il ‘Caso Orlandi’ con un lavoro a 360 gradi, la ricerca di giustizia da parte del fratello di Emanuela, non ha conosciuto sosta e continua imperterrita nella sua strada iniziata all’indomani del rapimento che rappresenta uno dei principali misteri irrisolti del nostro Paese.

L’inquietante audio ascoltato in studio

Ospite della trasmissione ‘Di Martedì’ su La7, Pietro Orlandi ha rilasciato una serie di dichiarazioni e ha commentato le notizie circolate sui media in questi ultimi mesi,

‘In particolare, nel commentare l’audio di un’ intercettazione che riguardava il motivo del presunto coinvolgimento del Boss della Magliana De Pedis nella vicenda del rapimento, Pietro Orlandi ha dipinto uno scenario a dir poco sconvolgente.

“Nel 1983 nessuno parlava di pedofilia”

“I criminali, se sanno “30” arrivano a “100” perché ci mettono molto

di loro” ha affermato Pietro nel commentare gli inquietanti contenuti dell’audio risalente ad alcuni anni fa. Al quale evidentemente cerca di non dare più peso delle tante altre intercettazioni e altri audio che ha dovuto ascoltare in questi anni, . Ma, sottolinea “Lui però parla di una situazione che è quella della pedofilia all’interno del Vaticano. Sappiamo che nel 1983 nessuno parlava di pedofilia, non esisteva proprio come parola”.

Le rivelazioni dell’ex funzionario della Gendarmeria

Poi il fratello di Emanuela continua il suo intervento con una rivelazione altrettanto sconvolgente: “In passato ho incontrato un ex funzionario della Gendarmeria che mi ha detto ‘Ce l’hai sempre con il Vaticano’ . Ma mi ha assicurato che si sono dati da fare tantissimo quando mia sorella è scomparsa. Appena qualche giorno dopo, appena saputo del rapimento, mi ha detto questa persona “Siamo andati con la foto di Emanuela da quei tre quattro cardinali che avevano quel ‘vizio’ con ragazzini e ragazzine. Loro, ti assicuro Pietro, l’hanno guardata e poi ci hanno detto ‘No questa ragazza no’. Questo per farti capire – conclude Pietro Orlandi rivolgendosi a Floris- che nel 1983 all’interno del Vaticano era quasi accettata questa cosa perché non si chiamava reato ma vizio per loro”.