> > Pil: Cr. Agricole, nel 2021 Italia a +6,3% ma quest'anno tenere 'ba...

Pil: Cr. Agricole, nel 2021 Italia a +6,3% ma quest'anno tenere 'barra dritta'

default featured image 3 1200x900

Roma, 20 gen. - (Adnkronos) - Credit Agricole ha rialzato da +6 a +6,3% le stime sul Pil italiano nel 2021 alla luce del rimbalzo del terzo trimestre che "conferma la solidità dell'attività nel 2021" mentre "la crescita nel 2022 dovrebbe rimanere dinamica". Lo ...

Roma, 20 gen. – (Adnkronos) – Credit Agricole ha rialzato da +6 a +6,3% le stime sul Pil italiano nel 2021 alla luce del rimbalzo del terzo trimestre che "conferma la solidità dell'attività nel 2021" mentre "la crescita nel 2022 dovrebbe rimanere dinamica". Lo scrive la banca francese in una analisi sulla nostra economia in cui segnala come il primo semestre di quest'anno "sarà ancora caratterizzato dalla crescita del livello generale dei prezzi trainato dall'aumento del costo dell'energia, che avrà ripercussioni sul profilo dell'inflazione" mentre "la dinamica degli investimenti dovrebbe rimanere positiva, trainata inizialmente da investimenti pubblici sostenuti legati al Pnrr, i cui effetti dovrebbero iniziare a concretizzarsi nel 2022".

"Se ci fosse una parola d'ordine all'inizio del 2022, sarebbe 'mantenere la barra del timone dritta' " aggiunge l'analisi di CA, che ipotizza come "il delicato equilibrio tra fiducia, normalizzazione e misure di sostegno dovrebbe consentire all'Italia di tornare sui livelli di fine 2019 dal primo trimestre 2022".

Per l'economista Sofia Tozy, la nuova ondata di contagi "potrebbe offuscare le prospettive di inizio 2022, ma questa fase di rallentamento sarebbe temporanea". Fra i fattori di rischi al ribasso, c'è invece la stabilità politica: Credit Agricole ricorda come "il governo di unità nazionale è stato uno dei cardini" che ha permesso di rafforzare "la fiducia, sia delle famiglie e delle imprese che dei mercati, nonostante l'ampio deficit pubblico" creato per via delle misure di sostegno anti-Covid. "L'attuale legislatura dovrebbe concludersi nel 2023, ma l'esito delle elezioni presidenziali potrebbe compromettere la stabilità politica nel 2022" continua l'analisi ricordando come l'opzione di una elezione di Mario Draghi al Quirinale "solleva il problema della continuità della legislatura e aumenta il rischio di elezioni anticipate, anche se si levano voci a favore di un patto di coalizione che mantenga il governo in carica".