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Pio e Amedeo: "La sinistra ci va contro perché ci ha retwittato Salvini"

Pio e Amedeo

Amedeo Grieco del duo Pio e Amedeo ha replicato alle critiche dovute allo sketch a Felicissima Sera.

Dopo la bufera scatenata dal loro sketch di Felicissima Sera, Amedeo Grieco del duo Pio e Amedeo ha replicato alle critiche e ha spiegato perché lui e il suo collega non chiederanno scusa.

Pio e Amedeo: la replica

Durante l’ultima puntata di Felicissima Sera Pio e Amedeo hanno realizzato uno sketch in cui hanno apertamente criticato quelli che, secondo loro, sarebbero alcuni stereotipi del politically correct. In rete si è scatenata una vera e propria bufera nei confronti dei due comici che, nonostante questo, sono rimasti fermi nella loro posizione. A tal proposito lo stesso Amedeo Grieco ha infatti sostenuto:

“Noi abbiamo detto che le parole hanno un peso ma che non è niente rispetto al peso dell’intenzione. È incredibile che si faccia la guerra alla grammatica e non la guerra all’educazione…”, ha dichiarato il comico, e ancora: “Un comico non deve essere superficiale? Noi parliamo alla pancia del Paese. La “sinistra intelligente” sai perché ci dà contro? Perché ci ha rituittato Salvini. Però Salvini evidentemente è una persona intelligente. Devo dire che mi hanno chiamato anche politici di sinistra di cui non faccio il nome per dire “oh finalmente””. Amedeo Grieco ha anche specificato che lui e il suo collega non avrebbero alcuna intenzione di scusarsi per il loro sketch a Felicissima Sera. 

Pio e Amedeo: le critiche dal mondo dello spettacolo

In tanti tra i personaggi del mondo dello spettacolo hanno criticato i due comici. Tra questi anche Vladimir Luxuria, Michele Bravi, Selvaggia Lucarelli ed Aurora Ramazzotti. La figlia di Eros Ramazzotti (che era presente proprio nell’ultima puntata di Felicissima Sera) ha dichiarato via social: “Questa cosa che si continui imperterriti ad avere la presunzione di decidere cosa sia offensivo che una categoria di cui non si fa parte e e di cui non si conoscono le battaglie, il dolore, le paure, il disagio, la discriminazione, rimane a me un mistero irrisolvibile. Mi dispiace, ma dovevo dirlo. Fare distinzione tra l’eccesso di ‘politicamente corretto’ (che infastidisce anche me) e l’uso di parole che hanno assunto connotazioni prettamente spregiative e discriminatorie è d’obbligo”.

Lo sketch di Pio e Amedeo

Nel loro sketch a Felicissima Sera Pio e Amedeo si erano scagliati contro alcuni stereotipi del politically correct, usando termini ritenuti per lo più offensivi e discriminatori. “Nemmeno r***one si può dire più, ma è sempre l’intenzione il problema. Così noi dobbiamo combattere l’ignorante e lo stolto. Se vi chiamano r***ioni, voi ridetegli in faccia perché la cattiveria non risiede nella lingua e nel mondo ma nel cervello: è l’intenzione. L’ignorante si ciba del vostro risentimento”, avevano affermato.