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Pisa: giallo in spiaggia, trovato un teschio con vertebre

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Secondo macabro ritrovamento nella spiaggia del Gombo a San Rossore (Pisa). Dopo il piede umano che indossava un calzino scoperto anche un teschio.

Dopo un piede umano ritrovata sulla spiaggia del Gombo a San Rossore (Pisa) anche un teschio, più precisamente la parte posteriore di una calotta cranica con attaccate ancora alcune vertebre. I due resti, rinvenuti nei pressi di una base militare degli incursori della marina, non apparterrebbero però alla stessa persona, poiché il teschio sarebbe rimasto in acqua e in balia delle intemperie per molto più tempo.

I resti di un piede e di un teschio

Si tinge sempre più di giallo la spiaggia del Gombo a San Rossore (Pisa). Dopo il ritrovamento il 31 luglio scorso di un piede umano in avanzato stato di decomposizione, un passante nella giornata di ieri, 8 agosto 2018, ha scoperto tra la sabbia un teschio. A rendere il tutto ancor più misterioso il fatto che i due resti non apparterrebbero però alla stessa persona. Stando alle prime ricostruzioni una persona, che ha voluto rimanere anonima, mentre passeggiava in spiaggia ha individuato una calotta cranica che aveva attaccate almeno cinque vertebre. Immediata ovviamente la chiamata ai carabinieri, che giunti sul posto hanno prelevato il teschio e lo hanno inviato all’istituto di medicina legale di Pisa.

Il luogo del ritrovamento è nei pressi di una base militare, quella di addestramento degli incursori della marina. Nello stesso luogo il 31 luglio è stato scoperto un piede umano che indossava un calzino. Il piede però presentava ancora dei lembi di carne mentre il teschio, da una primissima analisi, dovrebbe risalirebbe a un’epoca assai più antecedente. La calotta cranica si trovava sulla battigia, insieme ad alcuni cumuli di detriti trascinati a riva da una mareggiata.