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Più che Blanco è un giallo sanremese: all’Ariston un sfogo becero o una sceneggiata?

Blanco distrugge lo stage all'Ariston

Da Fiorello che ci scherza su a Striscia che indaga fino a Lucarelli che "ci marcia": a due giorni di distanza più che Blanco è un giallo sanremese

Lo si capisce dall’effetto tempesta che ha avuto sui social e viene in mente la possibilità di dire che più che un caso Blanco quello a cui stiamo assistendo sia un giallo sanremese: insomma, all’Ariston e durante a serata inaugurale del 7 febbraio è andato in onda lo sfogo becero di un artista arrabbiato o una sceneggiata concordata per alzare lo share? Il dato storico lo conosciamo tutti: Blanco entra sul palco ed inizia a cantare L’Isola delle Rose, ma ad un certo punto va evidentemente in difficoltà, si tocca l’auricolare, fa qualche cenno stizzito mentre ancora canta verso la regia, poi in contemporanea smette di cantare ed inizia a scalciare tutto a calci, ma proprio tutto, in particolare gli splendidi addobbi floreali che adornavano il palco da cui si stava esibendo.

Più che Blanco è un giallo sanremese

Amadeus interviene basito e chiede cosa sia successo e Blanco spiega che non si sentiva nell’auricolare, poi non chiede scusa e la butta in caciara. Lo farà dopo 12 ore con una poesia indirizzata all’Ariston che ha vandalizzato. Tutto tristemente vero? Sul fatto circolano tre versioni. La prima è che Blanco abbia perso davvero la staffe ed in autonomia abbia brutalizzato il lavoro di gente in gamba, il decoro della serata e le coronarie del conduttore. La seconda, parimenti estrema, è che quella sfuriata sia stata appositamente messa in scena e concordata con la direzione per creare un caso. Poi c’è la terza, quella forse più plausibile: che cioè un certo “copione concordato” prevedesse che un certo numero di fiori andasse sperso e che Blanco chiudesse la canzone in sintonia con il video della stessa che lo vede appunto rannicchiato in mezzo ai petali di rosa, solo che la cosa sarebbe sfuggita di mano all’artista che, non sentendosi effettivamente nell’audio, ha “esagerato” con la regia e spiazzato tutti, Amadeus compreso che qualcosa magari sapeva.

Tre versioni: dove sta la verità sul caso?

Dove sta la verità? Striscia la Notizia sostiene a spada tratta la versione del “copione” ma a meno di trovare insider credibili non la saprà mai nessuno. Quel che è certo è che il gesto del cantante a Sanremo ha scatenato una ridda di reazioni. La prima è stata quella del pubblico dell’Ariston che lo ha fischiato ed apostrofato con parole a tema. Poi c’è stato lo stesso Amadeus, che gli ha detto di aver fatto un guaio e che il giorno dopo si è fatto latore delle sue scuse ma nelle circostanza non lo ha fatto ricantare. I social poi si sono scatenati ed il gesto del cantante è stato aspramente criticato un po’ da tutti.

Le rezioni: ironia e molta disapprovazione

Nel novero di quanti hanno detto la loro sul caso Blanco spiccano i giudizi di Anna Pettinelli, che aveva parlato di “pentimento tardivo”, poi di Fiorello, che per stemperare il clima lo ha paragonato a sua madre che sente poco. Leonardo Pieraccioni lo ha ironicamente invitato sui social a decespugliarli casa. Ma ci sono stati anche commenti molto meno benevoli: l’infettivolgo Matteo Bassetti ad esempio lo ha additato come “antimodello” ed ha suggerito per lui un esame tossicologico.

Da Selvaggia Lucarelli a Sgarbi

Selvaggia Lucarelli ha “usato” il caso come sponda per sottolineare, puntando Chiara Ferragni che aveva esordito poco prima nel parlare, che “dopo un monologo così” spaccare tutto era il minimo. Valerio Scanu era stato molto critico con Blanco suggerendogli che chi sa cantare davvero gli auricolari se li toglie. Caterina Balivo aveva parlato di mancato rispetto per la natura e Serena Autieri gli aveva dato dell’irrispettoso. Fuori dal coro Vittorio Sgarbi che di Blanco aveva “apprezzato l’autenticità”. Insomma, una questione che tieerrà ancora banco, anzi, che terrà ancora… Blanco, per molti giorni.