Francesco Leone L’intesa tra Lega e Movimento, l’esistenza e l’approvazione di un contratto di governo, la realtà di un accordo tra i due partiti che per mesi hanno tenuto in sospeso il futuro dell’esecutivo italiano. Sono questi gli elementi che hanno portato Federico Pizzarotti, sindaco di Parma ed ex grillino, a esprimersi sul futuro del movimento politico pentastellato. Il tanto discusso contratto “alla tedesca” viene definito dal primo cittadino parmense come “La morte del cigno di questo partito”. Le parole di Pizzarotti sono al vetriolo. E se da un lato c’è la convinzione che l’identità partitica dei grillini si stia perdendo via via lungo il cammino alla formazione dell’esecutivo, d’altro canto il presidente di Italia In Comune è convinto che Luigi Di Maio ricorderà Matteo Renzi.
Da Grillo e Casaleggio a Di Maio e Casalino
Le parole del sindaco di Parma ai microfoni di Ecg Regione si concentrano attorno all’evoluzione della figura del deputato numero uno all’interno del Movimento “Quello che era il movimento di Grillo e Casaleggio è diventato il partito di Di Maio e Casalino. Si vede dalla gestione interna. Di Maio è capo politico pluripotenziario”. Pizzarotti rincara la dose: le parole del politico italiano sottolineano come si possa paventare l’esistenza di un “malpancismo diffuso” dovuto alle decisioni dell’ex candidato premier M5S “Decide i capigruppo, in tv vanno sempre i soliti due o tre. Non so quanto potrà reggere questa situazione”.
