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Pnrr, Bassoli(HPE): rilancio con innovazione e sostenibilità

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Roma, 6 ott. (askanews) - "L'attuale contesto geopolitico sta avendo conseguenze fortemente negative su tutto il nostro sistema produttivo, a causa dell'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime che, inevitabilmente, colpisce tutte le imprese italiane già duramente provate dalla pandem...

Roma, 6 ott. (askanews) – “L’attuale contesto geopolitico sta avendo conseguenze fortemente negative su tutto il nostro sistema produttivo, a causa dell’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime che, inevitabilmente, colpisce tutte le imprese italiane già duramente provate dalla pandemia. In questo contesto, la nostra visione per sostenere le imprese nel percorso di rilancio si basa su due pilastri strategici: innovazione e sostenibilità. Queste transizioni gemelle devono restare al centro dell’agenda del prossimo Governo, sfruttando la leva degli investimenti e delle riforme del PNRR. Ora la priorità, oltre alla ricerca di nuove soluzioni di approvvigionamento energetico, deve essere ridurre i consumi delle imprese, per aiutarle a fronteggiare l’aumento esponenziale dei costi che stanno mettendo in crisi numerose aziende italiane”.

È quando afferma Claudio Bassoli, Presidente e Amministratore Delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia, in un video diffuso attraverso i suoi canali social. Si tratta della prima di una serie di proposte che Bassoli indirizza al prossimo Governo, finalizzate ad accelerare la ripresa e la trasformazione del sistema produttivo italiano. La digitalizzazione è la chiave per ridurre i costi energetici e rendere le imprese più resilienti.

“Un ruolo fondamentale sarà svolto dalle nuove tecnologie abilitanti, come il cloud basato sul modello ‘Everything-as-a-Service’ che – spiega Bassoli – genera benefici concreti in termini di competitività, riduzione dei costi, sostenibilità e resilienza. Basti pensare che passare al cloud di nuova generazione può comportare una riduzione fino al 33% del consumo di energia. Inoltre, come evidenziato in uno studio condotto da HPE con The European House – Ambrosetti, l’impatto è quantificabile in oltre 220 mld di PIL nel quadriennio 2022-2025; in un aumento della produttività media delle imprese fino al +2,3%; in un impatto diretto per la filiera ICT pari a circa 1,3 mld di ricavi aggiuntivi”.

“I vantaggi – sottolinea – saranno per le imprese private così come per il settore pubblico. Per questo è necessario che il Governo da una parte sostenga le aziende che investono in soluzioni cloud di nuova generazione e, dall’altra, preveda per la pubblica amministrazione un allargamento dei modelli di approvvigionamento di servizi cloud, includendo anche la modalità ‘as-a-service'”.