> > PNRR e sicurezza digitale: ecco cosa cambia

PNRR e sicurezza digitale: ecco cosa cambia

pexels pixabay 60504

Il primo obiettivo in assoluto del PNRR riguarda l’innovazione e la maggior sicurezza nell’ambito digitale, denominata anche cybersecurity.

Il primo obiettivo in assoluto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) riguarda l’innovazione e la maggior sicurezza nell’ambito digitale, denominata anche cybersecurity. Complessivamente l’intero progetto conta un fondo pari a 191,5 miliardi di euro, che sono stati suddivisi in base agli obiettivi stabiliti. In particolare al campo della digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura è stato assegnato circa il 20%, ossia 40,32 miliardi di euro. Naturalmente, tutti vogliono essere a conoscenza di come verranno gestiti questi fondi e quali modifiche ci saranno nel corso del tempo.

Gli obiettivi dell’infrastruttura italiana sulla sicurezza digitale

Per capire bene come i piani del PNRR influenzeranno il futuro del nostro paese nel campo della digitalizzazione, è necessario conoscerne gli obiettivi principali. Le parole chiave della transizione digitale prevista dal PNRR sono sviluppare, rafforzare e potenziare. In primo luogo, il PNRR punta a stabilire un’autonomia digitale a livello nazionale ed europeo. Tuttavia è necessario garantirne la sicurezza, altrimenti potremmo essere facilmente vittime di attacchi informatici.

Per cui risulta importante proseguire con una transizione digitale che sia immune a possibili cyber minacce. Però il rafforzamento dei dispositivi digitali non sempre comporta una piena difesa. Per evitare che ciò accada, nel campo digitale il piano del PNRR prevede anche la costruzione di un sistema che sia in grado di identificare in pochissimo tempo una cyber minaccia e ridurne le conseguenze. Il processo dovrebbe concludersi entro il 2026 per cui, anche se è appena iniziato, dovremmo iniziare a vedere i primi cambiamenti già nei prossimi anni. Si prevede che la digitalizzazione si diffonda più velocemente, oltre ad un aumento della sensibilizzazione nei confronti della sicurezza.

La strategia adottata dal PNRR

Per raggiungere questi obiettivi, i quali dovrebbero essere completati entro il 2026, il PNRR ha ideato una strategia ben precisa. Dall’inizio del 2022 l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazione (ACN) opera per lavorare sulla sicurezza digitale e diffondere le innovazioni in tutto il paese.

Ci sono ancora diversi traguardi da raggiungere come l’attivazione di reti nei laboratori certificati dal Centro di Valutazione e Certificazione Nazionale (CVCN), oppure l’avvio dell’unità centrale gestita dalla stessa Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Lo scopo fondamentale di quest’anno è installare almeno 5 interventi di potenziamento per quanto riguarda le capacità cyber della Pubblica Amministrazione.

Perché bisogna migliorare la sicurezza digitale?

Il piano di migliorare la sicurezza digitale non è affatto casuale o scontata. La vulnerabilità dei nostri dispositivi digitali è notevolmente più alta di quel che pensiamo, per cui potremmo essere vittima di una minaccia da un momento all’altro. Di ciò ne risente soprattutto sicurezza nazionale, tanto è vero che gli attacchi informatici alla Pubblica Amministrazione sono aumentati nell’ultimo periodo.

A pagarne le conseguenze sono anche i singoli individui, ai quali possono essere rubati dati sensibili oppure essere vittima di truffe. Questi episodi fino a qualche anno fa erano frequenti nei casinò online, poiché non si erano ancora stabilite delle regole. Fortunatamente adesso sono presenti casinò online sicuri AAMS/ADM la cui attività è controllata per l’appunto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Italiana. Certamente per evitare di essere colpiti da cyber minacce non dobbiamo assolutamente fermare il processo di digitalizzazione, che al contrario è supportato dal PNRR. La vera soluzione sta nell’incrementare la sicurezza digitale, in modo tale che possiamo godere dei suoi benefici senza correre alcun tipo di rischio.