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Pnrr: Tajani, 'con Bruxelles solo un malinteso, tutti stanno rivedendo il piano'

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Roma, 5 giu. (Adnkronos) - "Tanti Paesi stanno rivedendo i loro piani, quello che accade anche per l’Italia è del tutto normale". E i botta e risposta con la Commissione Ue sono "frutto di un fraintendimento, niente di più". Lo dice al Corriere della Sera il m...

Roma, 5 giu. (Adnkronos) – "Tanti Paesi stanno rivedendo i loro piani, quello che accade anche per l’Italia è del tutto normale". E i botta e risposta con la Commissione Ue sono "frutto di un fraintendimento, niente di più". Lo dice al Corriere della Sera il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, aggiungendo di "sperare che la Commissione, che è istituzione che rappresenta tutti, non si schieri e resti indipendente dai singoli governi. Non sempre è accaduto". E sull’ipotesi di una prossima alleanza tra Ppe, Liberali e Conservatori che potrebbe guidare l’Europa in futuro, rivendica il ruolo della sua Forza Italia come "motore centrista, come ideali e valori e non solo numericamente".

Tornando al Pnrr, Tajani precisa che "si è esasperato polemicamente un episodio già chiuso. C’è stata una frase di un portavoce, poi anche smentita, sul ruolo della Corte dei conti che era sbagliato anche nel merito. Non c’è nessun attacco da parte nostra alla Corte, nulla di strano nel fatto che si proroghi una norma varata dal precedente governo sui controlli non concomitanti ma successivi sulle spese". Quanto al disaccordo dell'opposizione, aggiunge, "l’opposizione fa l’opposizione, ma anche illustri giuristi come il presidente emerito della Corte costituzionale Mirabelli sostengono che è pienamente legittimo quello che facciamo. Il punto che ci interessa è lavorare seriamente sul Pnrr e utilizzare tutti i fondi a nostra disposizione".

"Sono molti i Paesi che stanno modificando i loro programmi di spesa, non solo noi – dice ancora il ministro degli Esteri – Il piano è stato varato durante la crisi del Coronavirus, poi ce n’è stata un’altra con la guerra e la crisi energetica, a tutti serve flessibilità. E serve non solo al governo, ma a tutti i soggetti che lavoreranno sul Pnrr, anche le amministrazioni locali di sinistra che gestiranno fondi. È un lavoro che ci impegna tutti".