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Polemica su famiglie gay: Fontana blocca su Twitter Cirinnà

Fontana blocca Cirinnà su Twitter

Le famiglie gay esistono oppure no? Dopo il botta e risposta sui giornali, Lorenzo Fontana blocca su Twitter Monica Cirinnà.

Il neo ministro per la Famiglia fa ancora una volta parlare di sé. La senatrice del PD Monica Cirinnà, prima firmataria della legge sulle unioni civili, rivela di essere stata bloccata su Twitter da Lorenzo Fontana. Anche se il governo è stato appena nominato, tra i due c’è stata infatti già una serie di botta e risposta. Al centro, se esiste o meno la famiglia gay.

Cirinnà bloccata su Twitter da Fontana

La polemica nata dopo le dichiarazioni del ministro Lorenzo Fontana sulle famiglie gay ha avuto degli strascichi social. Ieri la senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà ha infatti rivelato che il ministro della Lega l’ha bloccata su Twitter. “Pensavo di aver fatto un bel gesto nel presentarmi e salutarlo!” cinguetta l’esponente dem, postato una foto che la ritrae in Parlamento mentre stringe la mano a Fontana. Nell’altra però consegnava al ministro la maglietta rosa delle “Famiglie Arcobaleno”. Famiglie che Lorenzo Fontana dice non esistano. Anzi, specifica il ministro al Corriere della Sera, a dirlo è la legge.

In difesa di Monica Cirinnà, prima firmataria della legge sulle unioni civili, arriva Ivan Scalfarotto, ex Sottosegretario di Stato allo Sviluppo economico ma soprattutto fervente attivista LGBT. L’esponente dem sostiene infatti che Fontana avrebbe bloccato su Twitter anche altre persone che si occupano della difesa dei diritti civili delle persone omosessuali.

“È un segno gravissimo dell’assenza di cultura democratica il fatto che il ministro della Famiglia blocchi sui social media una delle principali interlocutrici dell’opposizione” afferma Scalfarotto. “Se questo è il cambiamento che i ministri di questo governo intendono perseguire, ascoltando soltanto quelli che la pensano come loro, vuol dire che questo cambiamento non è soltanto sospetto, ma addirittura pericoloso” aggiunge.

Fontana: famiglie gay non esistono

Pochi giorni fa, a poche ore dalla nomina a ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana è riuscito ad indignare tutto il mondo LGBT. In una intervista al Corriere della Sera, il ministro ha affermato infatti che per legge in questo momento in Italia “le famiglie Arcobaleno non esistono”. Nessuna apertura quindi sulla stepchild adoption, chiarendo: “Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà”.

Tanto per non attirarsi l’indignazione di una certa parte politica, Fontana ha anche annunciato che tra le sue priorità ci sarà anche quella di ridurre il numero degli aborti. “Voglio intervenire per potenziare i consultori così di cercare di dissuadere le donne dall’abortire”.

Cirinnà: unioni civili formano una famiglia

A stretto giro arriva la replica di Monica Cirinnà. La senatrice del PD di fatto nega che la legge non riconosce le famiglie gay. Bisogna leggere tra le righe, è quanto lascia intendere l’esponente dem. Sempre in una intervista al Corriere della Sera, la Cirinnà ricorda infatti che “l’incipit del comma 12” della legge sulle unioni civili stabilisce che “le parti concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare (…)”. “Si parla di vita familiare, esplicitamente” chiarisce quindi, aggiungendo: “La pluralità dei modelli familiari non è riconosciuta soltanto dalla legge Cirinnà, ma anche da consolidate giurisprudenze europee e della nostra Corte di Cassazione”.