Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini torna sulla questione migranti, con una dichiarazione destinata a far discutere: “Se qualcuno, a Berlino o a Bruxelles, pensa di scaricare in Italia decine di immigrati con dei voli charter non autorizzati, sappia che non c’è e non ci sarà nessun aeroporto disponibile. Chiudiamo gli aeroporti come abbiamo chiuso i porti”. Motivo del contendere sono i migranti che pur essendo sbarcati in Italia, e avendo avviato qui le pratiche per la richiesta di asilo, sono nel frattempo emigrati in altri paesi europei.
In base al trattato di Dublino queste persone non hanno però il diritto di lasciare il Belpaese, ossia il primo di identificazione e di richiesta di tutela umanitaria. E se finora il rientro in Italia di queste persone avveniva con singoli passeggeri su voli di linea, il governo tedesco ha annunciato di aumentare il numero di questi rientri. Rientri che avvengono sulla base di un accordo raggiunto tra la Germania e il Viminale, di cui il titolare rifiuta ora la paternità.
Rientro dei migranti previsto a breve
L’arrivo del primo volo dalla Germania per il primo charter di migranti è previsto a Fiumicino per il prossimo 11 ottobre 2018. Questi rientri in realtà si susseguono da mesi con una media di circa 25 rientri ogni luna. Il processo di selezione richiede comunque una discreta quantità di tempo, e di risorse. Ogni migrante deve infatti essere accompagnato da agenti di polizia, finché non viene preso in consegna dalle autorità italiane. Negli ultimi giorni l’Ufficio Federale per l’Immigrazione tedesco ha inviato lettere a decine di persone, con le quali le avverte del prossimo trasferimento. Un trasferimento sul quale però non vi è certezza, considerando le parole del Ministro dell’Interno Italiano Matteo Salvini, che dopo aver chiuso i porti minaccia ora anche la chiusura anche degli aeroporti.