Marta Lodola Continua la strategia di propaganda mediatica del ministro dell’interno Matteo Salvini. Sul profilo Twitter e su quello Facebook il vicepremier pubblica una propria foto intento a firmare quello che sembra un documento del ministero. In commento all’immagine Salvini cinguetta felice: “Firmata adesso l’espulsione di un Imam che incitava al terrorismo islamico in Italia: a casa!“. Nessuna informazione più specifica. Di fatto Salvini non ha fornito nessun dato sul provvedimento preso né sull’identità dell’imam espulso. Probabilmente ci penseranno i giornali a dare informazioni più approfondite, ma questo, probabilmente, a Matteo Salvini non interessa. Per rinforzare consensi non serve dare informazioni dettagliate, non serve creare consapevolezza critica negli elettori: è molto più efficace dare visioni ridotte e semplificate della realtà. Le soluzioni semplici sono di gran lunga più facili da capire.
Imam espulso, “incitava al terrorismo”
Per approfondire la vicenda bisogna attenersi alle informazioni trapelate dal Ministero. L’imam di cui è stata decretata l’espulsione sarebbe l’egiziano trentacinquenne Ahmed Elbadry Elbasiouny Aboualy. L’uomo risiedeva a Milano dal 2005, con regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Gli investigatori hanno riportato comportamenti sospetti dell’uomo. Ne sono state infatti constate le posizioni radicali, molto vicine all’estremismo islamico. Gli inquirenti hanno potuto confermare tale ipotesi accedendo a conversazioni e file su telefono e pc dell’uomo.
Ahmed Elbadry Elbasiouny Aboualy era già noto alla giustizia italiana per un altro episodio sconveniente. Sembra infatti che nel 2009 abbia aggredito Daniela Santanché durante una manifestazione contro il velo integrale delle donne di religione musulmana. Secondo quanto riportano fonti interne al Viminale, l’imam aveva anche “legami con alcuni soggetti pericolosi come Mohamed Game“, il responsabile dell’attentato alla caserma dell’Esercito Santa Barbara di Milano. In realtà non c’è niente di certo: la dinamica dell’attentato subito da Daniela Santanché non era stata chiarita, si era semplicemente creato un polverone di denunce reciproche tra i soggetti coinvolti.
Ciò che sì è riusciti a desumere deriva soltanto da voci trapelate dal Viminale. Non è ancora chiaro quali siano tutti gli elementi che hanno portato Matteo Slavini ha firmare l’espulsione di Ahmed Elbadry Elbasiouny Aboualy. Eppure già fioccano i commenti dei sostenitori di Salvini, che non si curano di avere informazioni più chiare sulla vicenda e si accontentano dell’ennesimo “a casa!“.
