> > Pensioni, Salvini contro Boeri: "Deve dimettersi"

Pensioni, Salvini contro Boeri: "Deve dimettersi"

Salvini propone castrazione chimica

Non si è fatta attendere la risposta di Matteo Salvini al presidente dell'Inps, Tito Boeri, che aveva avanzato dubbi sulla sostenibilità di quota 100.

Il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini tuona contro il presidente dell’Inps: “Da italiano invito il dottor Boeri, che anche oggi difende la sua amata legge Fornero, a dimettersi dalla presidenza dell’Inps e a presentarsi alle prossime elezioni chiedendo il voto per mandare la gente in pensione a 80 anni”. Il leader della Lega non ha preso bene le critiche alla sua riforma delle pensioni, quota 100. Tito Boeri, infatti, aveva parlato in audizione alla Camera di una legge che avrebbe “aumentato il debito di 100 miliardi” e i cui effetti “si sarebbero scaricati sulle generazioni più giovani”.

“Quota 100 è diritto al lavoro per i giovani”

Salvini è un fiume in piena e prosegue: “Più alcuni professoroni mi chiedono di non toccare la legge Fornero, più mi convinco che il diritto alla pensione per centinaia di migliaia di italiani, che significa diritto al lavoro per centinaia di migliaia di giovani, sia uno dei meriti più grandi di questo governo”.

Cosa prevede la riforma

Ma cosa significa quota 100? Il governo vorrebbe fare andare le persone in pensione a 62 anni di età e 38 di contributi (come requisito minimo). Non ci sarebbe più, come invece prevedeva la riforma Fornero del 2012, l’indicizzazione dell’età pensionabile alla speranza di vita. Secondo le stime del governo, dal prossimo anno potrebbero andare in pensione circa 400mila persone. Questo, secondo Salvini e gli esponenti dell’Esecutivo, permetterebbe a molti ragazzi di entrare nel mondo del lavoro e di abbattere la disoccupazione giovanile (a oggi intorno al 30%, tra le più alte d’Europa). Non ci sono tuttavia numeri certi sulle previsioni in tal senso.