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Salvini, "Sanzioni alla Russia sono assurde"

Salvini, meno tasse a chi compra Btp

Il ministro dell'Interno e vicepremier mercoledì volerà in Russia. "Le sanzioni ci precludono un mercato per il nostro export".

A Matteo Salvini le sanzioni alla Russia di Vladimir Putin non vanno proprio giù. “Mercoledì torno per l’ennesima volta in Russia perché è in corso a livello europeo il dibattito se rinnovare a tempo indefinito le sanzioni economiche contro la Russia che ritenevo, e ritengo, un’assurdità sociale, culturale ed economica”. Lo ha detto il vicepremier all’assemblea di Confimi Industria a Monza. Parlando degli effetti della sanzioni rispetto all’export italiano verso la Russia, “ci stanno precludendo un mercato non vado lì perché mi pagano in rubli, come scrive qualcuno, ma perché ne sono assolutamente convinto”.

Le sanzioni alla Russia

Le sanzioni economiche alla Russia risalgono al 2014. Sono state comminate dall’Unione europea a seguito della crisi in Crimea, per avere sostenuto l’invasione dei territori dell’Ucraina orientale. Territorio che formalmente farebbe ancora parte dell’Ucraina, ma de facto è in mani russe. Le sanzioni sono state rinnovate lo scorso settembre per altri sei mesi, con il voto favorevole anche dell’Italia. La regione ucraina, infatti, intende separarsi dall’Ucraina per unificarsi alla Russia. Volontà certificata da un referendum che tuttavia è stato giudicato illegittimo dalla comunità internazionale.

La volontà del governo

La Lega e il Movimento 5 stelle si dicono da tempo contrari al perdurare delle sanzioni alla Russia. Secondo il governo le sanzioni arrecherebbero un danno all’economia italiana, che deve rinunciare per forza di cosa a un importante partner commerciale.