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Tajani sulla manovra: "Rischio bocciatura Ue è forte"

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Il presidente del parlamento europeo da Bruxelles ha invitato l'Italia a fare marcia indietro sulla manovra. Secondo lui rischia di essere bocciata.

“L’Italia è ancora in tempo per fare marcia indietro. Lo faccia rapidamente, nell’interesse degli italiani”. Così oggi a Bruxelles il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, rispondendo a chi chiedeva se fosse realistica l’ipotesi di una bocciatura della manovra. “Mi auguro che questo non accada, ma il rischio è forte”, ha avvertito Tajani sottolineando che la manovra “non va nella direzione dell’interesse” dell’Italia. Proprio ieri sera si è consumata una nuova tappa dello scontro tra Juncker, presidente della Commissione europea, e il governo. Nonostante la telefonata, definita “cordiale”, con il premier Giuseppe Conte.

Contro la manovra anche l’ex ministro Padoan

Ma non è solo Tajani, che alle scorse elezioni era il candidato premier di Forza Italia, a essere critico con la bozza della manovra. Ha espresso tutto il suo disappunto anche l’ex ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ospite della trasmissione Radio anch’io, “Sono molto preoccupato del fatto che non ci si renda conto che, piano piano, tutti i giorni, c’è un peggioramento costante della situazione economica. Magari un giorno ce ne renderemo conto e proveremo a prendere contromisure ma sarà troppo tardi. E poi sono allibito dal fatto che il governo cerca lo scontro anziché il dialogo. Questa manovra si basa su prospettive di crescita poco credibili”. Poi l’ex ministro è entrato più nel dettaglio: “Malgrado gli impegni sulla crescita i cantieri restano chiusi. Questa manovra aumenta fortemente le tasse per le banche. Per le imprese si cancellano IRI e ACE, strumenti di agevolazione importanti per finanziare quello che alla fine è un condono”.