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Condannato candidato M5s regionali sarde Mario Puddu

Puddu Di Maio

Condannato a un anno di reclusione per abuso d'ufficio l'ex sindaco di Assemini Mario Puddu, attuale coordinatore del M5s in Sardegna

Condannato a un anno di reclusione per abuso d’ufficio l’ex sindaco di Assemini Mario Puddu, attuale coordinatore del M5S in Sardegna e candidato governatore alle prossime Regionali di febbraio 2019. I fatti risalgono al 2015 quando fu presentato da tre consiglieri del MoVimento un esposto contro l’allora sindaco. L’accusa era quella di aver demansionato una dipendente, costituitasi parte civile al processo, a vantaggio di altre due, non indagate. Subito dopo la sentenza, Puddu ha annunciato il suo ritiro dalla corsa elettorale. “Sono orgoglioso di appartenere ad un Movimento che chiede a chi è stato anche solo condannato in primo grado, di fare un passo indietro”, scrive sul suo profilo Facebook.

M5S cerca un nuovo candidato

“Oggi è una giornata triste per me: il Tribunale di Cagliari mi ha condannato per abuso d’ufficio in riferimento ad una vicenda avvenuta quando ero sindaco di Assemini. La sentenza mi amareggia perché io continuo a ritenere di avere fatto il mio dovere, nell’esclusivo interesse dei cittadini” scrive su Facebook Mario Puddu.

Poi l’annuncio del ritiro dalla corsa a governatore della Sardegna. “Nonostante la condanna sia di natura ben diversa da quelle cui siamo stati (ahinoi) abituati vedendo in questi anni chi ci amministra e chi ci governa, è però fondamentale levare immediatamente da ogni imbarazzo la forza politica che amo e in cui credo fortemente. Per cui, – annuncia – ancora prima e a prescindere dalle regole del Movimento, faccio un passo di lato, ritirando la mia candidatura alla presidenza della Regione”.

“Ciò mi provoca un grande dispiacere e dolore. – spiega – Ho e sento la mia Terra scorrere nel mio sangue e desideravo fare qualcosa per Lei, dedicando alla causa i prossimi cinque anni della mia vita”. Puddu assicura comunque che “il candidato che ora verrà individuato saprà raccogliere le istanze dei sardi e dare slancio alle nostre idee di rinnovamento”.