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Moscovici a Ciocca "Episodio grottesco: rischio fascismo"

Manovra, il leghista Ciocca calpesta le carte di Moscovici

Il commissario europeo Pierre Moscovici ha commentando la provocazione del leghista Angelo Ciocca: "Grottesco, può tornare il fascismo".

Il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici ha risposto alla provocazione dell’europarlamentare leghista Angelo Ciocca definendolo un “episodio grottesco“. “In un primo momento si sorride e si banalizza perché è ridicolo, poi ci si abitua a una sorda violenza simbolica e un giorno ci si sveglia con il fascismo“, si legge sul suo profilo Twitter. “Restiamo vigili! La democrazia è un tesoro fragile”. Anche il vicepremier Matteo Salvini, ai microfoni di Rtl 102.5, ha preso le distanze dalle azioni dell’eurodeputato: “L’Europa non la cambiamo con le provocazioni”.

Il tweet di Moscovici

Moscovici “Il debito è nemico del popolo”

In un’intervista a Repubblica, il commissario europeo ha spiegato il motivo per cui l’Unione ha bocciato la manovra italiana. “Il ministro Giovanni Tria non ha cambiato i numeri e non ha risposto alle nostre tre domande. D’altra parte assume chiaramente che la manovra si muove fuori dalle regole. Per questa ragione consideriamo il Documento programmatico di bilancio una chiara e pianificata deviazione significativa rispetto agli obiettivi concordati e sottoscritti dallo stesso governo Conte a giugno. Il che spiega il perché chiediamo un nuovo bilancio entro il 13 novembre e seguiamo le procedure per convincere il governo a farlo”. L’Europarlamento non esclude il dialogo con Roma: “Siamo ancora in un processo di dialogo costruttivo, sebbene all’interno di un quadro chiaro e di una decisione forte e senza precedenti. La mia porta è sempre aperta e spero che il governo italiano ascolti questo messaggio. Abbiamo fino all’ultimo giorno per trovare un’intesa e ci proverò. Dopodiché il 21 novembre faremo le nostre valutazioni”. Un dialogo che neppure Palazzo Chigi sembra escludere. L’esecutivo Conte “ha detto chiaramente che il posto dell’Italia è in Europa e nell’eurozona, ora dovrebbe muoversi in modo coerente”.

Moscovici ha inoltre avvertito sui rischi che comporta una manovra basata sull’aumento del deficit: “Sento dire che sarebbe la manovra del popolo contro la burocrazia, ma non è così. Quando il debito sale aumenta la spesa per gli interessi, che già oggi vale 1.000 euro per ogni italiano e in totale 65 miliardi, quanto il Paese spende per l’istruzione. Rimborsare il debito è la peggior spesa pubblica immaginabile, toglie risorse alla lotta contro la povertà, agli investimenti e alle infrastrutture. Il debito è nemico del popolo“.