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Accordo sul nucleare, Conte: "Vogliamo preservarlo"

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Per Trump l'Iran non ha rispettato l'accordo e ha stabilito nuove sanzioni economiche. L'Italia e la Ue però non la pensano così.

Mentre il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, preme per ripristinare le sanzioni all’Iran, il premier italiano, Giuseppe Conte, vuole preservare l’accordo sul nucleare: “Noi crediamo fermamente che le sanzioni siano uno strumento e non un obiettivo”, ha detto Conte durante la sua visita istituzionale in India, a New Delhi, “Hanno senso solo se ottengono soluzioni politiche, ma non prendono il loro posto. Riguardo all’Iran, noi supportiamo l’Accordo sul nucleare, la sua applicazione può migliorare la sicurezza internazionale e regionale e incoraggiare la fiducia reciproca tra le parti”. Conte si è espresso sul tema rispondendo ad una domanda sulle sanzioni Usa nei confronti di Teheran in un’intervista a India Today. “Noi vogliamo individuare quelle strategie e politiche che abbiano lo scopo di preservare l’accordo sul Nucleare e la cooperazione economica con l’Iran”, sottolinea ancora Conte.

Presa di distanza da Trump

Queste dichiarazioni sembrano una presa di distanza da Trump, che pure si è sempre speso in elogi a Conte, e un riavvicinamento all’Unione europea. Almeno sullo specifico tema della difesa dell’accordo sul nucleare che fu stipulato con l’Iran durante l’amministrazione Obama. Fu stipulato a Vienna nel 2015: l’Iran si è impegnato, in sintesi, a eliminare le sue riserve di uranio impoverito e a non costruire altri reattori nucleari; in cambio gli sono state tolte le sanzioni economiche. Per il presidente degli Usa, però, Teheran non avrebbe rispettato l’accordo e per questo è pronto a far scattare nuove sanzioni. E c’è di più: è pronto a rivalersi contro tutti quei paesi che non le rispetteranno. Cosa dirà, ora, dopo le dichiarazioni a lui contrarie del suo amico Conte?