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Migranti, Salvini: "tagli all'accoglienza, da 35 a 19 euro"

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Matteo Salvini annuncia che è pronto il taglio dei costi per l'accoglienza. L'obiettivo è ridurre da 35 fino a 19 euro la cifra per migrante.

Fin dal giorno del suo insediamento Matteo Salvini ha promesso “una bella sforbiciata” ai circa 4 miliardi di euro che vengono spesi l’anno per l’accoglienza dei migranti. In realtà i costi dovrebbero scendere automaticamente perché gli sbarchi sono diminuiti, ma il ministro dell’Interno punta a ridurre la quota che i Cas e gli Sprar incassano per ogni profugo accolto. Finora per vitto, alloggio ma anche tutela sanitaria e sostengo all’integrazione lo Stato versa 35 euro al giorno a migrante. Il leader della Lega vorrebbe portare tale cifra a 19 euro, per un massimo di 26 euro. Il provvedimento verrà discusso il 7 novembre 2018 al Viminale con Regioni, Comuni, Province ed operatori del settore.

Verso il taglio dei 35 euro

Tra le promesse elettorali “c’è la famosa riduzione dei 35 euro pro capite destinati alle coperture delle spese gestione dell’accoglienza ai migranti richiedenti asilo. È un lavoro elaborato con l’Autorità anticorruzione del presidente Raffaele Cantone. I famosi 35 euro al giorno per ogni richiedente asilo diventeranno molti, molti, meno. Lo presenterò il 7 novembre”, ha annunciato ieri primo novembre Matteo Salvini, nel corso di una diretta Facebook.

L’obiettivo del ministro dell’Interno è ridurre fino a 19 euro la quota giornaliera per migrante che incassano i centri di accoglienza. La cifra potrà oscillare fino ad un massimo di 26 euro, a seconda del numero di migranti ospitati nei Cas o negli Sprar.

Nella legge di bilancio 2019 è stato inserito d’altronde il processo “di revisione e razionalizzazione della spesa per la gestione dei centri per l’immigrazione conseguenti alla contrazione del fenomeno migratorio”. In manovra vengono quindi richiamati interventi per “la riduzione del costo giornaliero per l’accoglienza dei migranti, dai quali, previa estinzione dei debiti pregressi, devono derivare risparmi connessi all’attivazione, locazione e gestione dei centri di trattenimento e di accoglienza per stranieri irregolari per un ammontare almeno pari a euro 400 milioni nel 2019, a euro 550 milioni nel 2020 e a euro 650 milioni a decorrere dall’anno 2021″.