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4 novembre, Mattarella: "Nessuno Stato ce la farà da solo"

4 novembre

In occasione della celebrazione del 4 novembre, Sergio Mattarella ha voluto ribadire l'importanza della collaborazione e delle alleanze tra i Paesi.

“Bisogna ribadire con forza che alla strada della guerra si preferisce l’amicizia e la collaborazione”. Il Presidente della Repubblica si è espresso così nell’ambito delle celebrazioni per il 4 novembre. Mattarella ha poi ribadito come la guerra si rivelò un fallimento, motivo per il quale è necessario percorrere la strada delle alleanze tra i paesi. “Nessuno stato ce la farà da solo”.

Mattarella, 4 novembre

Come di consueto, Sergio Mattarella, nella mattinata del 4 novembre si è recato all’Altare della Patria a Roma, dove ha deposto una corona d’alloro al milite ignoto. Alla cerimonia hanno preso parte la presidente del Senato Castellati, il presidente della Camera Fico, il presidente del consiglio Conte,
il ministro della difesa, il capo di stato maggiore della Difesa e il capo della Polizia. Successivamente il presidente della Repubblica ha incontrato i sindaci dei comuni colpiti dal maltempo degli ultimi giorni. Nel pomeriggio Mattarella si è recato a Trieste per la cerimonia di Piazza Unità d’Italia.

1918-2018, 100 anni della fine della Guerra

In occasione dei 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, il capo di Stato ha detto: “Nessuno stato, da solo, può affrontare la nuova dimensione sempre più globale. Ne uscirebbe emarginato e perdente”. Il presidente ha posto l’accento sul pericolo dell”estremismo nazionalista’: “l’amor di patria non coincide con l’estremismo nazionalista. Le democrazie hanno bisogno di un ordine internazionale che assicuri cooperazione e pace”. “Il 4 novembre 1918 è il giorno della piena conquista dell’Unità d’Italia, con Trento e Trieste, al prezzo di centinaia di migliaia di morti e sofferenze immani” ha continuato Mattarella, “l’esasperazione del nazionalismo fu posta alla base di una supremazia dello Stato sul cittadino”.

Il presidente della Repubblica ha spiegato come “l’Europa si è consolidata nella coscienza degli europei, molto più di quanto non dicano le polemiche legate alle necessarie, faticose decisioni comuni nell’ambito degli organismi dell’Unione Europea.